Nasceva oggi: Alda Merini
Nasceva oggi una delle poetesse più importanti della seconda metà del Novecento: Alda Merini.
La sua poesia è il frutto di esperienze terribili e dolorose, fu infatti ricoverata in numerose cliniche psichiatriche e sottoposta a quarantasei elettroshock. Ma con i suoi versi riuscì a dare voce alla sua stessa vita, una vita che amò profondamente e accettò nel bene e nel male.
Io il male l’ho accettato ed è diventato un vestito incandescente. È diventato poesia. È diventato fuoco d’amore per gli altri.
Un binomio, arte-follia, che portò al sublime. Forte eppure fragile, mistica e passionale, la poesia della Merini è destinata all’eternità.
Tra le sue opere in versi ricordiamo: Vuoto d’amore, La Terra Santa, Delirio amoroso e Ipotenusa d’amore.
Oggi vi facciamo leggere una sua bellissima poesia, tratta da Clinica dell’abbandono (Einaudi, 2015) che riproduce, con alcune aggiunte, il volume Più bella della poesia è stata la mia vita.
Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.