Poesia di strada: Gli attacchi poetici di Ma Rea e Solounsogno
Protagonista della giornata di ieri la Street Poetry.
Due giovani poeti hanno fatto dei loro versi installazioni, composizioni e performance molto interessanti.
Ma Rea ha iniziato il suo viaggio verso Trieste con i suoi Cestinamenti in treno, la poesia prende un po’ in giro se stessa, si svecchia e va a ricoprire i cestini che troviamo in giro per le città o nei mezzi pubblici. La città friulana è stata poi letteralmente invasa dallo Stendiversomio, altra installazione molto originale del poeta ferrarese, fogli a forma di indumenti che contengono a loro volta delle brevi composizioni vengono stesi al sole. La poesia si adatta, si trasforma e non resta mai uguale, si usa come un indumento e fa parte di noi.
Successivamente nelle librerie ha lasciato dei volantini, Poesia Sfusa, da leggere e da rimettere in mezzo ai libri o da portare con sé.
Potete seguire Ma Rea sulla sua pagina Facebook: http:// facebook.com/Lo-stendiversomio-237824076390216/?refid=17
A Sud, invece, un piccolo paesino dell’entroterra siciliano è stato luogo d’azione dell’attacco poetico di Solounsogno.
Nelle aiuole, intorno agli alberi sono sbocciati bellissimi fiori colorati.
Una parola su ogni petalo forma la frase: “Fate poesia non fate la guerra”.
Una denuncia non solo personale, ma mondiale, dice la giovane poetessa valledolmese. Ho ripreso i fiori simbolo degli Hippie degli anni ’60 per farne un’installazione poetica d’impatto. Ognuno può cogliere il fiore del colore che preferisce e iniziare a non odiare più. Da qui lo slogan che è anche il titolo dell’opera: makepoetrynotwar.
Poi la poetessa si è sposata in un altro punto del paese per dare vita a un’altra particolarissima performance, Poetry Fly. Agli alberi, ai lampioni, alle panchine ha legato alcuni aeroplanini di carta su cui aveva precedentemente scritto pezzi di alcune sue poesie, suscitando così interesse e stupore dei passanti. Tutto questo fa parte del progetto di poesia di strada che ho chiamato “The poet(ry) is present”, in cui possiamo leggere una doppia frase: il poeta è presente o la poesia è presente. Presente perché c’è ed esiste, presente perché è adesso, non è più cosa passata e non può non essere così.
Potete seguire Solounsogno sulla sua pagina Facebook: http://facebook.com/Solounsognpoesie
e su Instagram: @solounsognopoesie
L’Altrove condivide le idee di Solounsogno e si congratula con tutti i poeti di strada che con grande passione portano avanti i loro progetti e la loro poesia.