Anteprima editoriale: “La costanza del cielo” di Gian Piero Stefanoni | L’Altrove
TUTTI GLI ADDOMESTICABILI MONDI
Tutti gli addomesticabili mondi
e gli ordini eternamente riferibili
ma sotto qualcuno ha parcheggiato
di nuovo di fronte all’uscita – e il mare
non ha confini non accettando più di bussare.
Così, nel sonno, sei ancora tu l’intruso,
l’occhio lungo la spina di pesce, la notte
senza riflessi nel giorno che cede alla sete.
TU CREDI
Tu credi ma il vento
in te non può riposare
né adagiarsi la nuvola
o l’albero finalmente
alla sua maturata infanzia
dare respiro nel piccolo nido.
Tu credi ma non riesce
a passare – basso allo sguardo –
il sole, l’oriente.
DEL CUORE
Ha le ossa fragili, le cartilagini a tempo,
nel busto il silenzio della frana.
Ma non cede nel suo quieto vigore,
nell’azione di forza da cui ascende
il cielo contemplato dalla ruga,
il grasso d’anima sola.
Perché un inizio questo Dio di pietra,
un inizio questa visione del tutto
che lentamente nella separazione ci consuma.
SACRAMENTO
Il fiore non ha lastre,
non ha nebbia, chiaro
l’odore nel riflesso
composito della radice.
Sciolta alla trasparenza
della terra, la luce
nella forma dello stelo.
CAMMINANTI
Non teme chi non ha vita
ma sposta l’altare – alza il numero
nell’ammonizione adesso visibile
dei ricoveri e delle piazze fasciate.
Non è pensabile in noi
ciò che allo specchio riappare
non più dell’altro ma nella carne,
nelle case, il provvisorio scontornando l’abisso.
Non è pensabile – e non si fermano
nel sottomondo stabili e labili –
nel sottomondo nel mondo
che di noi non ha veste.
L’AUTORE
Gian Piero Stefanoni, nato a Roma nel 1967 dove si è laureato in Lettere moderne, ha esordito nel 1999 con In suo corpo vivo (Arlem edizioni, premio “Thionville” sezione poesia in lingua italiana e “V.M Rippo” del comune di Spoleto per l’opera prima) a cui (oltre ad alcuni in digitale) a cui tra cartaceo ed ebook sono seguiti una decina di titoli. Suoi testi oltre che essere stati pubblicati in antologie e riviste del settore sono stati tradotti e pubblicati in Francia, Spagna, Malta, Grecia, Cile, Venezuela, Argentina oltre che in diversi dialetti e lingue minoritarie d’Italia. Sulla sua poesia, su cui è uscita nel 2023 la lettura di Francesco Di Ciaccia Di novembre (alveo) e la poetica dell’aderenza (Stampa Eliografica Correggio, col supporto nominativo dell’Archivio dei Cappuccini Lombardi) ama ricordare i riconoscimenti più lontani, il “Via di Ripetta” e “Dario Bellezza” nel 1997 e l’ultimo nella sezione poesia religiosa di “Arte in versi” nel 2021, tutti per l’inedito.
Già collaboratore con “Pietraserena” e “Viaggiando in autostrada” è stato redattore della rivista di letteratura multiculturale “Caffè” e, per la poesia, della rivista teatrale “Tempi moderni”. Dal 2013 sempre per la poesia è recensore di poesia per “LaRecherche.it” (per i cui ebook è uscito nel 2017 il lavoro sulla poesia in dialetto della provincia di Chieti La terra che snida ai perdoni) e dal 2014 giurato del Premio “Il giardino di Babuk- Proust en Italie”. Nel 2024, infine, per la Ideostampa di Colli al Metauro è uscito un breve studio sulla poesia italiana a cavallo tra novecento e nuovo millennio, All’altezza degli occhi e il ricordo Lettere da Malta, Oliver Friggieri e me. Collabora con il blog di Nazario Pardini “Alla volta di Leucade”.