Inediti di Marco Corvaia | L’Altrove
Piccole metamorfosi
Ieri ero un alieno
escluso dalla fantascienza
fumavo il mattino secco
e i residui di un sogno
cangiante,
ero intuizioni di cenere
gettate fuori dall’oblò
che sulla medesima
infida traiettoria
disegnata nell’aria
speciosa
sono rientrate da coleottero,
ero una trasformazione
di coriacea caparbietà
beffarda come un intruso
e ho scritto una poesia
diversa da questa.
Orizzonte squarciato
Delle vallate nevrotiche
dei crateri ansimanti
delle paludi rancorose
non confessa la distorsione
questo delitto che sfratta
lo scenario lineare
con radar sensoriali
con incursioni profetiche
e la nausea mi fa pensare a Sartre
plotoni di batteri rocciosi
flotte di zanzare cibernetiche
truppe di scarafaggi e ratti obesi
si distendono sulla schiena
della disfatta e la solleticano
nell’implacabile emorragia
di un nido mummificato
che ronfa con la cantina satura di gas
cappelli di eternit
pneumatici traditi
frigoriferi che imitano sommergibili
puntellano l’orizzonte
come chiazze di repulsione
nella strategia trascendentale
dell’afa e del gelo
e l’orrore scatena
cataclismi dalle mie mani.
Enigmi per vite ordinarie
Hai mai visto
un’alba fondersi in un tramonto?
Sei mai stato
il digiuno di un animale selvaggio?
Hai mai parlato
una lingua compresa dal fuoco?
Hai mai avvertito
lo scorrere del tempo sulla pelle?
Credi di essere dove sei?
Pensi di fare quello che fai?
Sento i sospetti
crepitare
nel punto zero.
Hai mai affondato
i piedi nel fango di una paralisi?
Hai mai scordato
l’esistenza della terra e del mare?
Hai mai pianto
dagli occhi scialuppe di efelidi?
Hai mai nascosto
te stesso nei fori del tuo corpo?
Quante nozioni sai manipolare?
Quante cose puoi diventare?
Produco congetture
mentre scrivo
mentre parlo da solo.
Hai mai avuto
molti più anni di quelli che hai?
Sei mai stato
di un sesso diverso dal tuo?
Hai mai assistito
alla sublimazione di uno scopo?
Hai mai salvato
qualcuno da una storia che hai creato?
Quali energie si sprigionano in te?
Quali disastri confluiscono in te?
Imputridiscono i dubbi
nell’abbandono
della rugiada.
L’AUTORE
Marco Corvaia è uno scrittore e poeta di Palermo. Diplomato al corso di “Regia cinematografica” della Scuola Nazionale di Cinema Indipendente, ha realizzato cortometraggi e videoarte proiettati in vari festival cinematografici. Come editor e impaginatore ha collaborato con alcune realtà editoriali siciliane. Attualmente riveste il ruolo di formatore presso corsi di formazione professionali. È l’autore di Pino se lo aspettava (Navarra Editore, 2012) e della raccolta poetica Post somnium (Edizioni Ensemble, 2019). Suoi scritti (racconti e poesie) sono apparsi su numerosi blog culturali e riviste letterarie, tra cui: Nazione Indiana, Altri Animali, Malgrado le mosche, Pastrengo, L’Ircocervo, Neutopia, Digressioni, Quaerere, Micorrize, Risme, Crack, Split, Blam, Larosainpiù.