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Recensione: “Nel tuo giorno” di Francesca Gentili | L’Altrove

Nel tuo giorno di Francesca Gentili (Eretica Edizioni, 2022)  una raccolta poetica espressa nella dimensione elegiaca dello spazio, inteso come rifugio quotidiano, nella dinamica immersiva della memoria, un elogio alla riflessione disvelativa dell’esistenza.

La poesia di Francesca Gentili è un territorio intimo e privato, una postazione emotiva che difende l’intervallo del tempo, persegue la necessità di esprimere, attraverso l’accurata funzione sensibile del testo poetico, i coinvolgenti affetti e la disincantata libertà, la realtà attraverso il linguaggio metaforico delle immagini. Afferma, nel generoso dettaglio del contesto biografico, la consistenza dell’esperienza come interpretazione agli interrogativi dell’animo umano, amplia la qualità comunicativa e sacra delle parole, nella sequenza ontologica della radice dell’umana condizione, genera la naturale e originaria possibilità di decifrare l’intenzione della profondità, trasmette la confidenza dell’inconscio, nell’equilibrio di una fiducia che concede l’accordo tra la compassione e l’estraneità, consente l’elaborazione sull’essenza della vita.

Francesca Gentili presenta l’evoluzione del pensiero ispirato con la consapevolezza della malinconia, con l’appartenenza a un istinto essenziale e seducente, immerge nella sua affascinante scrittura la provocazione del silenzio, descrive l’incanto privilegiato della cronaca dell’amore, insegue il richiamo romantico del respiro nella grazia della bellezza inattesa. Evidenzia la cadenza delle stagioni interiori pronunciata nella curvatura mutabile dei giorni, celebra la meraviglia disarmante e struggente dei luoghi, depositari di felicità e di dolore, indica il cammino di speranze interrotte, la protezione segreta della perdita.

Come in:

LE TUE PAROLE

Le parole viaggiano nel tempo.
Le tue, al pari delle altre,
si ristorano
in luoghi a me sconosciuti.
Sono diamanti le tue parole,
come la luce del mio giorno le abbraccia,
così le vedo.
E la tua voce ancora mi parla
come se fosse la prima volta

Nel tuo giorno racchiude, nell’intreccio prezioso delle pagine, una voce autentica, l’esclusivo desiderio di rendere poetico il contenuto della verità, il segno metafisico delle intonazioni introspettive, la traccia terrena e materiale dell’evidenza impulsiva nell’immediata contraddizione, delinea l’osservazione del vissuto con il sostegno dell’assenza, spesso rivendicata nella risonanza infinita dell’archetipo ineluttabile del vuoto. Rappresenta il veicolo istintivo dell’identità nell’ascolto empatico di ogni pulsione originaria, identifica la corrispondenza intuitiva dei ricordi nella testimonianza terapeutica di ogni trasformazione emotiva. L’incongruenza tangibile dei comportamenti umani nutre il suggestivo suggerimento di riconoscere il disagio e l’inquietudine dell’abisso con l’influsso esperienziale del rilievo letterario.

Le poesie raccolte nel libro riproducono il risultato talentuoso di un appello al miracolo carismatico di componimenti raccolti nell’arco di dieci anni, sostenuti dalle spontanee percezioni, rispondono all’imprevista e inesorabile dissolvenza, trasportano la permanenza del principio visibile lungo l’essenza evidente del linguaggio, nella volontà di spiegare l’invisibile, nell’urgenza di manifestare l’accento di ogni legame affettivo.
Francesca Gentili unisce la migliore intenzione di eclissare le esitazioni e le incertezze alla delicata padronanza degli interrogativi e delle attese, muovendo la lama della luce nel profumo indelebile di un sogno, tra i labirinti della nostalgia.

Di seguito alcuni testi scelti dalla raccolta:

GUARDARTI

C’è un solo modo di leggerti,
come cavando il buio da una grotta facendosi largo,
la luce sulla fronte.

Un solo modo di guardarti,
dividendo l’immagine con le ombre,
come pane di affamati.


NEL TUO GIORNO

Nel tuo giorno
si placa il vento,
la matassa si dipana
non per un filo trovato
ma per il nodo sparito.

Nel tuo giorno il mondo apparente dilegua,
i pensieri mutano,
si flettono come luci di aurora boreale,
è sospesa la guerra
e questo frastuono di ombre che mi passa dentro,
si ferma e poi muore in silenzio.

Nel tuo giorno mi porti lontano,
davanti alle stelle,
dove era per tutti
ma solo noi stiamo.


DOVE

Chiunque io sia,
checché se ne dica,
di me guardi un punto
io non so dove,
ma è dove mi trovo
perché ogni volta mi incontri

A cura di Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti” https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/

L’AUTRICE

Francesca Gentili, avvocato e viaggiatrice con la passione per la scrittura, ha vinto il Concorso Laboratorio Guenberg edizione 2008 (con un racconto) e il Premio Anfitrite (Categoria Senior). Nel 2014 tre sue poesie sono state esposte ed altre lette in occasione del Festival Internazionale D’Arte Per Appiam tenutosi presso l’Ex Cartiera Latina a Roma. Dal 2013 è poeta Federici anno.

 

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