Estratto da “Il rumore dei passi” di Luca Ispani | L’Altrove
È uscito ad aprile, per Round Midnight Edizioni, la nuova raccolta di Luca Ispani dal titolo Il rumore dei passi.
Ecco un estratto:
Montese
Il mio essere non ha confini
odora di terre lontane
ascolta echi di anime e brezze.
L’ora della sete è giunta
sete di vita mai vissuta
e chiede di sedersi
sulla piazza.
A Franco Arminio
Ogni tuo verso è paese
è salvezza per i muri e per i vecchi
per le chiese e le panchine
per pettirossi e rondini
per i campi e i prati.
A te devo la poesia
quella degli umili
degli uomini semplici
ricchi d’onestà
e amore.
Frassineti (Pavullo)
La sera addolcisce la calura
grida dai campi
il ritorno alle soglie
vociare di donne
richiamando i fanciulli
immersi nei giochi.
Famiglie riunite
nella misera cena
umili risate e tenere parole.
Protegge la chiesa vecchia i sogni
di chi non ha tempo
di chi la speranza non ha mai perso
dissodando la terra
seminando vita.
Roncoscaglia (Sestola)
Come faccio a pesare
i macigni sul cuore
se qui tra due faggi
tutto è piuma?
Rami (Ravarino)
Se il mondo potesse cambiare
con l’odore del pane
le parole ritrovate
dalle donne nelle case
la briscola, la domenica
avremmo un calore
indomabile ed eterno
nelle mani.
Un mondo vecchio, sgangherato
migliore.
L’AUTORE
Luca Ispani nasce a Modena il 19 maggio 1979.
Inizia a fare letture poetiche nel 2004 per lo più in eventi di arte di strada dove si sente più a suo agio. Dal 2014 al 2015 ricopre il ruolo di vice-presidente presso l’associazione culturale “i poetineranti “. Collabora con il collettivo di poesia nazionale “Bibbia d’Asfalto” dal 2014 al 2016.
Da qualche mese segue il progetto “Grungeart” che è la creazione di un vero e proprio spettacolo basato su testi porformanti, musica e arte visiva riconducibili al movimento “grunge”dei primi anni ’90. Parecchi suoi testi sono stati tradotti negli Stati Uniti, in Messico e in Australia.