
Estratto da “La condizione dell’orma” di Daniele Giustolisi | L’Altrove
Da questa parte del ventre
tutto il bianco della luce
è chiarezza che confonde,
e disamina misure
età che perdurano,
ore esatte
che scontornano fiati e ombre.
Ma tu porta ai nostri occhi
la riva buia della tua terra,
quel frammento di sponda
che scioglie i nodi della domanda,
mani che toccano il duro grembo
senza dire, senza sapere davvero
se quello sia corpo terrestre
o altro sperduto confine.
Cammini leggera
in una città di portici
che ha unito il dolore
al fiore violento dell’amore.
Arriverà il primo inverno
senza il nome,
i suoi occhi d’alga accesi
come carità nell’ombra.
Vorresti solo parole
che dicano dove il niente
si disfa del niente
in un’aria di primavera.
Ma scende piano la sera
sui viali calmi di Bologna.
Sei tutto il pianto del tuo cuore,
la sua libertà guerriera.
Bellezza del volto
che porti tutti i nostri anni.
Li offri dove dilegua il giorno,
nella luce azzurra delle cose.
Sei, a chiamarti, il confine
che non arretra, a quest’ora della sera
di città senza più nomi
e lunghi sogni dai davanzali.
Resterai, innominata alla gente,
persa, un giorno, nella tua dimora d’aria,
invisibile nelle prove dei millenni,
come i fondali sconosciuti
ai grandi cieli.
Appare dalla nebbia
l’andare sonnolento
di chi apre, all’alba,
le porte del giorno.
Nel petto ancora caldo
un pensiero, il nome
che riposa nel sogno
di chissà quale terra.
Ai suoi occhi
non le vetrine spente,
i neon degli uffici
la furia dei treni,
ma porte e voci lontane
di un altrove che brucia
come il sale quando
aperta la ferita rivela
tutto il fiore della memoria
che è la vita.
Doni l’ascolto
che onora e incendia la parola,
il suo spazio bianco
che ospita la sera,
porto d’ogni nome
bacio per ogni pena.
L’AUTORE
Daniele Giustolisi è nato a Catania nel 1989 e vive a Bologna. In versi ha pubblicato Se scendevi per strada (Capire edizioni, 2019) con cui ha vinto il Premio Le stanze del tempo. Si occupa da sempre di arti figurative, musica e letteratura. Oltre a contributi di critica letteraria e di arte su ClanDestino, Nuova Ciminera, AlmaPoesia, ha pubblicato, in saggistica, il (Centro Studi Angelo Fiore, 2018) e Alla finestra. Sguardi, soglie, fratture tra pittura e cinema (Industria&Letteratura, 2023). Collabora con il Centro di poesia contemporanea di Catania. Ha inciso dischi in ambito rock, metal e jazz come batterista e percussionista.

