Estratto da “La percezione dell’indistinto” di Giulia D’Anca | L’Altrove
19 GIUGNO
Il sole al mattino mi incendiava,
tanto che
sentivo a stento gli occhi.
Il verde tutt’attorno
tingeva le narici;
stavo ancora aspettando
la stessa notte calda
di trecento giorni fa,
un filo di nero
sulla spalla abbottonata;
d’estate
si tirano le somme,
la colpa è delle attese;
la vita continua
affaticata.
È contenta di aver taciuto alle mani.
Ammassi di mattine
riprendo gli spazi,
accartocciata,
nel silenzio del mio ventre.
ALTROVE
La seta delle mani
picchia gentile
le forme d’un gioco d’anime;
l’amore è smarrito tra le pelli
e i nodi gorgogliano come fronde gentilizie.
Tra le venature raggiunte dal vento
e poi spezzate
s’infonde l’aura d’estate
vitrea,
dionisiaca e calda.
Danzando
sui tempi irregolari
di un giorno possibile.
Altrove.
LASCIARE ANDARE
Era scorrere nel vento,
tutto ciò di cui parlavi,
bisognava dirselo almeno:
espugnare le fortezze,
lasciare andare,
che la gente non vede negli altri
se non se stesso due volte,
riflesso.
Duplicazione ostile
e può darsi libera,
quell’ora persa,
sulle scrivanie imbrattate
a trascinare muri,
provando a sgonfiarli,
a sgobbare per demolire,
senza posa e senza riuscire;
ma tu, accarezzami dall’alto.
OMBRE
E se tu raccontassi
della tua esistenza
io ti avrei qui
fra questi occhi sopiti
con le mani
avvolgerei
la storia e il petto
non meno forte
della stretta dei polsi,
del laccio che incalza.
E io ti avrei qui
tra distese imperiture,
con le gambe incrociate
se tu raccontassi
della tua esistenza.
VACUUM
Tu dimmi
quante parole hai
in questa guerra impari,
ma conta anche quelle
che si mischiano
nel sonno,
nel pensiero inessenziale,
sensibili sul viaggio di ritorno
al tatto scabro.
Già mi manca
quello che ho vissuto
che non rifarò,
già mi manca
che non scuoterò
le spalle appese.
Ho bisogno di un momento,
proiettare il vacuo
da un punto all’altro,
per cessare sempre
l’ossessione di colmare.
L’AUTRICE
Giulia D’Anca nasce a Catania il 30 aprile 1985.
Dopo aver conseguito il diploma di liceo classico, nell’anno 2007 si laurea in Scienze della comunicazione, mentre, nel 2011 ottiene la laurea magistrale in Culture e linguaggi per la comunicazione presso l’Università degli studi di Catania.
Nel 2016 consegue il dottorato di ricerca in Sociologia dell’innovazione e dello sviluppo presso l’Università Kore di Enna.
Si specializza in seguito nelle attività di sostegno didattico per la scuola secondaria di secondo grado.
Nell’ottobre 2020 pubblica la sua prima silloge poetica “Vicino a me” con la casa editrice Dialoghi.
Alcuni dei componimenti poetici editi e inediti dell’autrice vengono pubblicati nel 2021 nell’antologia Premio Salvatore Quasimodo, nell’antologia Premio Internazionale Efesto, nel catalogo Premio Internazionale dell’Etruria, e nell’antologia Premio I Murazzi 2022.
Svolge inoltre la professione di cantante e autrice di brani inediti di musica pop rock.
Attualmente è docente presso un istituto d’istruzione secondaria superiore della città di Catania.
“La percezione dell’indistinto” è il suo nuovo progetto poetico, pubblicato il 13 aprile 2023 dalla casa editrice salernitana Eretica.