Estratto da “Cuore puro” di Laura D’Angelo | L’Altrove
Stanchezze
Stanchezze, amiche, sorelle
mute compagne di giornate
gemelle, tutte uguali, in serie
in fila per uno, in fila per sei
stanchezze datemi un segno
che non sia magnesio o potassio,
datemi un segno che sia
un sogno, una svolta,
un nuovo passo.
Stanchezze, amiche, sorelle
compagne di nome e di fatto,
di stress, nervosismi, isterismi
pianti con il cuscino in braccio
a sciogliere un laccio,
un laccio sul cuore, di ali
gelate, stanchezze, nemiche,
siete i voli più belli
di ali spezzate.
Stanchezze, amiche, verità,
insonnie, rughe, saggezze
compagne di parole non dette,
di strade vissute, pensate,
urlate, raccontate al telefono,
ad una nuvola, al mare,
ad uno sguardo che sorride
per non farti invecchiare.
Tenerezza
Nessuno conosce il tuo sguardo
assorto
pieno come tutte le cose
del mondo.
L’emozione di ogni stupore
non sa che la meraviglia
è lì dove s’accende il mio pensarti,
lì dove vivono tutte le cose
che inventano la gioia,
che inventano l’amore.
Questi tramonti quieti mi danno come la sensazione di un
sapore d’antico.
Cullami piano estate, tutto quello che passa è una ferita
del cuore.
L’amore
Il profumo della pioggia. Un film romantico.
Dire buonanotte a qualcuno.
Sorridere ai bambini, per strada.
Incrociare lo sguardo di un passante.
Andare oltre, ogni tanto perdersi
nella nostalgia, ma poi ricominciare.
Ridere.
Sorridere se sta scrivendo.
Sorridere se ti penso.
Sentirsi armata, ben difesa.
Qualcuno che ti disarmi,
e che nonostante tutto sia una continua smentita,
una continua resa, e ti renda felice di questo.
Piangere senza un motivo e poi no, non farlo.
Essere sempre una ragazzina che si improvvisa un’ adulta.
Di fronte al mare,
in un abbraccio, il posto migliore.
Scrivere, baciare, raccontare.
L’amore che non fa dormire e ogni volta ricomincia.
L’amore che non sa come finire, e rimane.
L’amore delle infuocate dichiarazioni,
l’amore timido che si schermisce
e ogni volta
con gli occhi ti bacia.
L’amore.
Sapersi a memoria. Ripetersi dentro. Sentirsi.
Sillabe d’amore
E queste sillabe
le trasformo in un grande amore.
Sguardi (ancora amare, amore)
Sguardi. Sguardi rubati, sottratti all’incedere degli altri e di
questo tempo, traslato in una realtà di carta che annulla il
confine dei sogni, il margine delle braccia che stringono
l’amore che ti porto e sento.
È l’amore che ti scrivo e preparo,
come il dono di ogni giorno,
perché sia sempre ora, qui
e per sempre.
E ancora.
L’AUTRICE
Laura D’Angelo è poetessa, narratrice e critico letterario. Ha pubblicato Cuore puro (Interno Libri, 2024), Poesia dell’assenza (Il Convivio, 2023), Sua maestà di un amore (Scatole Parlanti, 2021). Dottore di ricerca in Studi umanistici e filologa classica, si dedica alla scrittura scientifica su riviste di poesia e di letteratura e alla narrativa per giovani.