Estratto da “Il terzo tempo” di Veronica Antonietta Mestice | L’Altrove

La poesia di Veronica Antonietta Mestice indaga il tempo che non passa, la natura delle cose che non cambiano, ma sembrano comunque metterci fretta, incalzarci. E noi le seguiamo, senza dubbi, esitazioni. L’autrice sembra in attesa di un miracolo, un’epifania che le consegni la direzione, anzi, il verso della sua indagine del mondo. Il tema del tempo si intreccia con i luoghi, le tracce lasciate da altri, la natura muta che comunque risponde e dialoga con Mestice in una lunga e intima corrispondenza.

Nemesi

Le parole le ho perse tutte – a pensare
la bonaccia d’agosto
nel sole di questo aprile.
Mi difendo con la ripetitività della memoria,
l’azzurra nostalgia
sulle barricate dell’anima.
Voglio ancora illuminare,
pur passando per le steppe.

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Forse la poesia è utile a questo:
avvicinarsi per sottrazione
come viaggiare per liberarsi
dai superflui contrappesi.
È la necessità di un tempo di narrazione,
il bisogno di dare alla vita un respiro,
sentire la forza di un vento,
ovunque e in nessun luogo.

Nascere è una perdita.
Vivere, poi
una somma di piccole cose.
Mitighiamo la primavere divampata
sui bracieri del crepuscolo.
Ho solo una forsennata nostalgia
del tuo respiro
nelle grandi notti d’estate.
L’istante tentenna – lasciato all’inerzia del tempo
mentre niente dura.

Dalle stelle morte, luce antica.
Tutto il tempo esiste in questo momento –
passato, presente, futuro
di soli improvvisi
che squarciano cieli noncuranti.

L’assenza appartiene a chi scrive.

Il conoscere un altro tempo
mi è impossibile.
Se non essere dimenticato,
allora dimenticare.
Immaginare altre resurrezioni
è la strada
per tutte le altre destinazioni.

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L’AUTRICE

Veronica Antonietta Mestice nasce a Milano, nel 1992. Dopo gli studi classici, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari “A.Moro”. È avvocato prestato alla Pubblica Amministrazione. Attualmente, vive e lavora a Matera. Ha collaborato con alcune testate online e curato progetti culturali. Le sue poesie hanno ricevuto diversi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali, tra cui: il Concorso letterario “Città di Ravenna 2018” (finalista), il Premio di poesia “Vita alla vita”- Viareggio (ed. 2017, 2018 e 2021 finalista), il Premio internazionale di poesia inedita “Il federiciano” 2019 (finalista). “Il terzo tempo” è la sua opera prima.