Estratto da “Bruciaglie” di Gabriele Greco | L’Altrove
Appunti di poetica
Scrivere scrivere:
affacciarsi a balconi di noia
decorticare dolori
lenire orticanti rovine.
Sottrarre scavare e mai aggiungere:
dissotterrare urne sepolte
tombe di sassi
a mani nude
e schiantarsele.
Ridar luce a limacciosi antri
dove i passi nostri affondarono
un tempo: e da allora
Sibilla più non v’entra.
Battezzare spogliarsi defluire:
lasciar decantare detriti
ché avviluppati all’anima forse
non chiedono di rimanere.
Limare raffilare restaurare:
errare nel labirinto dei segni
ritrovare il filo
(forse rosso?)
d’Arianna
e ritracciare alfabeti
d’infanzia.
Restituire memorie:
seppur minime
stele
disadorne di gesso
dell’esserci stati.
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Non importa
se il tuo cuore abbia
taciuto
o si sia voltato
dalla parte sbagliata,
sognando lune
da afferrare
o stelline di carta
da desiderare.
È l’amore forse che vince.
Addosso
hai una croce
senza chiodi
perciò sei libera.
Quanta vita manca alla vita,
adesso che vorrei un pensiero
semplice, una stretta di mano
o una carezza sincera.
Mentre si svela
ai miei occhi sgomenti
che la trama è ormai svanita
e l’ordito rimestato.
Questa vita,
binario in dissolvenza.
Sorriso screziato
– che poi sorriso
non è mai –
L’oggi è un adagio
che distanzia le voci.
Queste voci,
ostensorio del possibile.
Rovine accatastate
in una goccia: ferite
del vacuo esistere.
Sempre di sbieco.
Dipanarsi – arrivare.
Oltrepassare
il margine della notte:
diafana attesa,
imene primordiale.
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L’AUTORE
Gabriele Greco nasce nel 1978 a Fucecchio (Firenze).
Dopo il diploma di maturità classica al Liceo Ginnasio Statale Virgilio di Empoli, pubblica le sue prime due raccolte di poesie: Lieve, stelle in processione (Titivillus, 1998) e Petali notturni (Titivillus, 1999). Frequenta la Facoltà di Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze, laureandosi in Teoria e Critica della Letteratura con una tesi sul poeta e pittore francese Henri Michaux. Dal 2015 vive in Svezia, a Örnsköldsvik, dove insegna italiano, francese, spagnolo e arti visive in un liceo. Nel 2020 pubblica quattro sue poesie inedite in Affluenti. Nuova poesia fiorentina. Vol. 2 (Ensemble) e nel 2022 esce la sua ultima raccolta di poesie Bruciaglie (peQuod). Nel giugno 2022 ad Ancona, partecipa a La punta della lingua, Festival Internazionale Poesia (17° edizione). Nel settembre 2022 è finalista con la poesia inedita Cardeto al Concorso “Se vuoi la pace prepara la pace” indetto dall’Università per la Pace, dalla Regione Marche e dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona e a Spoleto riceve il Premio Internazionale Menotti Art Festival per la Letteratura 2022.