
Estratto da Synagoga di Diego Riccobene | LâAltrove
Non ha luogo, non lâatto dâimpromettere
deissi al sostanziante
che cada purulento, formulario
su fonda volontĂ : sâè pronunciato
fonema dâestinzione, enteroclisma
palpebrato e simbionte
Ma ti piegavi al fine, come ognuno,
fine non adempiuto
e scandito allo sfranto del tuo sesso,
inabitata escĂ ra tuberosa
originaria allâ essere necrosi.
Che primamente muta.
Le fatte mi si persero nel sonno,
quando fui vinto da un severo pallio
di vezzi carenati nellâunguento
che sparsi in sorte sui disfacimenti
del messaggero e degli oppressi santi
Non vidi il topo uscire dalla bocca
strisciando tra gli stipiti in eggregora
nĂŠ Äžâestuo della stessa incrinatura,
ma volgo armato in verghe dâumbellifera
marciare in fila a valle sopra lepri
giacchĂŠ quello era un sogno ed io supino
â guai a voltarmi, se qui intanto fossi
un implacato rio periclitante
châinsorge vendicando lo stendardo:
ne perirei di colpo, e lui vagante,
lo spirito, a ribattere calanche
gocciando lezzi e pianti nelâattesa
di quella vera inferie, lâIncrescente.
Un calpestio persiste il tuo dormire
presta attenzione: questa increspatura,
lâopposto che disvuole dal peribolo
è Äžacquitrino dellâiniziazione,
la corda, i nodi, non lalmanaccato
proscioglimento; solo i timorati
ruffianano la coda del tetragono.
Dopo aver blastemato il proprio omaggio,
lâillecito si insemina nel ricco
allogo del succorpo sotto il fondo
tutt affatto riscosso, e il ventriloquio
di carne anfibia sia supplito in adipe,
fruttifichi il sofismo a un paraninfo:
sullimmondizia la giaculatoria
copiosa come il gozzo obliquo, avvoca
orranza e remissione decollante
ma sempre delatoria, si solvesse
dal perineo.
LâAUTORE
Diego Riccobene (Alba, 1981) vive in provincia di Cuneo. Ă laureato in Filologia Moderna presso lâUniversitĂ degli Studi di Torino; è poeta, docente, musicista. Suoi scritti e interventi sono apparsi su antologie, webzine e riviste quali Atelier, Menabò, Poesia del Nostro Tempo, Critica Impura, Inverso, Versante Ripido, Laboratori Poesia, Pannunzio magazine, Neutopia, lâEstroverso. Alcuni suoi componimenti sono stati tradotti in lingua spagnola dal Centro Cultural Tina Modotti.
Collabora con la redazione di Menabò online. Ha pubblicato Ballate nere (Italic Pequod, 2021), silloge segnalata in occasione del Premio Lorenzo Montano 2022 â sezione opere edite.

