Estratto da “Denso oscuro” di Salvatore Amato | L’Altrove
Tra luci e ombre, momenti di scoramento e momenti di speranza e gaia spensieratezza, la poesia si è fatta (come sempre) riflesso e specchio del suo tempo. Il periodo presente è di stasi, di lento riformismo, di materialismo e di utilitarismo. Il socialismo s’è invecchiato, s’è svilito, si è adagiato in un alveo di adattamento, si è accomodato abbracciando fraternamente il capitalismo e ha perso la propria potenza e la propria funzione primaria, cioè l’uguaglianza e l’unione fra individui. Alla nuova generazione si offrono insegnamenti di opportunismo machiavellico e di servilità o, tutt’al più, di ipocrita maniera e indifferenza. In questo frangente storico-sociale fa la sua apparizione Denso Oscuro, la seconda silloge poetica del romanziere-poeta Salvatore Amato. E non è un caso se l’autore prende di petto le ignobili azioni dell’uomo e le strattona con sagaci versi taglienti, dichiarando il proprio odio e disgusto verso questa o quella soperchieria. È un ribelle senza causa, Rebel without a cause ‒ Nicholas Ray, i cui ideali “sono caduti in disgrazia / e assaliti dai parassiti si arrampicano sui compromessi”.
Dalla prefazione di Gian Luca Guillaume.
Denso oscuro
L’ombra danza malinconica
là dove il buio è più denso,
dove la morte affila la scure
e il demone ride col santo.
Amore rubai
Mantra di corpi
e amori rubati,
ruggine agli occhi
e filo spinato.
Ai vermigli baci del sole
luccicano i verdi vetri rotti
attaccati all’apice delle tue pareti,
ma non ti proteggono più;
ho già scavalcato!
Sarò gradito ospite
o ladro del nettare
della tua immensità.
Dalle fessure
Osculi arditi son i raggi del sole
tra le fessure della tapparella.
Una striscia di luce si tinge sul muro
e tra ombre restie della sera,
ondulatoria danza e si allunga,
fino a toccare il tuo corpo.
Tu l’accogli sulla tua pelle;
anche la luce hai sedotto!
Quel raggio di te si è invaghito
e neanche al buio ti lascerà più:
portalo nel mio fortuito riparo
e anche per te casa sarà.
Ancora tu
Ti penso ed emani
odore di scandalo
dalle mie mani,
solo tu che sai tramutare
un tristo rigagnolo
in un mare da navigare.
Senza di te mi vanifico,
divento barchetta di carta
nell’Oceano Pacifico,
rapina andata storta,
girasole nella gattabuia più pesta,
ma poco mi importa,
se avrai cura di quello che resta.
Spreco
Nel mondo delle astrattezze,
le parole son solo parole,
il concreto si veste d’organza,
empirica carità l’innato desio.
Trattori voraci e giochi di borsa,
razzia del raccolto quotato male,
prezzi a ribasso e nella coltura
è più remunerativa la distruzione.
Il seme germoglia pregnante di frutti,
il dono di questa terra feconda
è poltiglia destinata a marcire
sotto lo spettro del sole.
Ma se il cuore agreste trafitto
disincanta il concreto,
resta palese ai miei occhi
il mondo delle astrattezze.
L’AUTORE
Salvatore Amato è nato a Messina nel 1982.
Nel 2017 pubblica il suo primo romanzo “Fra – fuori dal grigio”. Nel 2018, grazie a un contratto vinto nel concorso Le Fenici, pubblica la raccolta di racconti “Novelle criminali”, ripubblicata nel 2021, dopo la fine dei vincoli contrattuali. Nel 2019 esce la sua prima opera poetica, il prosimetro di taglio sociale “Le parole perdute di Via Modesta Valenti”, per poi ritornare alla narrativa nel 2020 con la raccolta di racconti “Alambicco narrativo” e nuovamente alla poesia con la raccolta erotico/burlesca “Le burle del pastore”, scritta a quattro mani con il poeta Gian Luca Guillaume.
Dal 2018 al 2019 ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore letterario e culturale per l’associazione Archivio spettacolo, per la quale, oltre a scrivere articoli, ha gestito le due edizioni del loro concorso letterario. Sempre nel 2019 fonda, con gli autori Gian Luca Guillaume, Claudia Simonelli e la traduttrice Eleonora Allegrini, il collettivo letterario L’Alcova Letteraria, dove si occupa dell’organizzazione e la gestione dei loro concorsi letterari e della restaurazione di opere classiche. I suoi racconti sono presenti in più di cento antologie e tra i successi dell’autore si può annoverare il primo posto alla seconda edizione di Sorella Africa, contest a scopo benefico per l’Onlus Nsanga e il primo posto all’ottava edizione del Premio Arnaldo Giovannetti sezione Amici.