Estratto da “Gli spostamenti del desiderio” di Raffaela Fazio | L’Altrove
L’atto della visione − della sua deformazione, manipolazione, occlusione, come del suo emergere più cristallino, in maniera progressiva o improvvisa − è centrale nella raccolta. La visione, mai terminata né indubitabile, è uno sforzo permanente: «si cerca di vedere»; «È il cuore che detta/ la prima visione/ […]/ Ha il difetto di vedere/ ciò che è suo/ solo come vivo»; «lo sguardo fisso»; «Distogli la vista/ dal punto che fa male»; «Guarda, lo vedi, è qui il punto»; «Guarda bene» ecc.
Il vedere esteriore è un mezzocielo, che si completa con l’osservazione interiore, con la vigilanza sui moti e sugli inganni della memoria e del subconscio, sui suoi scotomi: «…il reale/ è anche lui sommerso/ – innesto di varianti, di pulsioni»; «sul fondo della memoria/ la cosa morta e la cosa viva/ sono appena un mutare/ di prospettiva»; «Dentro al corpo […]/ un occhio alla rovescia/ […]/ È a quell’occhio/ che lei fa da sentinella»; «Chi porterà alla luce/ il teschio o il forziere/ che ci teniamo dentro?».[…]
Dalla prefazione di Alfredo Rienzi.
Cinque poesie da Gli spostamenti del desiderio:
(per D.)
È il cuore che detta
la prima visione.
Quando mi hanno scritto
che eri morto
d’istinto ha cercato il motivo
di quella finzione.
Ha il difetto di vedere
ciò che è suo
solo come vivo.
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Anamorfico I
Il corpo che si tende
la nebbia che trattiene
la nebbia che nasconde
il corpo che le appartiene
hanno nel sogno
la stessa natura
così sul fondo della memoria
la cosa morta e la cosa viva
sono appena un mutare
di prospettiva
e nel passare
dal sonno alla veglia
la vita è uno sfaglio inatteso
quasi animale
l’istinto a tornare
a un pulsare indistinto
nel buio
nel folto
della boscaglia.
Anamorfico II
Nessuna cosa immaginata
torna indietro.
Appena concepita
entra nel tempo, si dilata
per il piacere ambiguo di esser vista.
Infine destinata alla caduta
di nuovo si riduce
si fa muta
eppure mai si sveste
di un’anima sottile
di stupore.
Non crede sia accaduto
Non crede
non solo chi non vede
non crede
chi beve allo zampillo
ricorda
il fresco sul palato
e ignora, non si cura
del ristagno
non crede
chi scambia ciò che vede
per riflesso
effetto secondario
provocato
non crede
chi ha fede solamente
in ciò che è familiare
non crede
chi crede
che l’ombra si redima
col suo aiuto
e non sospetta il buio
che finge e si sottrae
non crede
chi in fondo
non può farlo
se è vero
che forse non crediamo
in ciò che non sappiamo
poi affrontare.
(gennaio 2021)
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Distogli la vista
dal punto che fa male
al centro immaginario
− sia fuoco sia avamposto.
Non meno
affonderà i rizomi
reclamerà frattali all’infinito.
Ma cerca tutt’intorno
raccogli gusta guarda.
Diventa tu il terreno
che lo accoglie e che lo spoglia
(dall’interno) di spore, di pretesti.
Respira.
La notte è fatta d’aria.
Video da “Gli spostamenti del desiderio”:
L’AUTRICE
Raffaela Fazio, nata ad Arezzo nel 1971, ha trascorso dieci anni in vari paesi europei prima di stabilirsi a Roma, dove lavora come traduttrice. Laureata in lingue e politiche europee all’Università di Grenoble, si è poi specializzata presso la Scuola di Interpreti e Traduttori di Ginevra. In seguito, ha conseguito un Diploma in Scienze Religiose e un Master in Beni Culturali alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Nel campo dell’iconografia, ha pubblicato Face of Faith. A Short Guide to Early Christian Images (2011) e La corona che non appassisce. L’escatologia nella scultura funeraria dei primi cristiani (Contatti, 2020).
È autrice di vari libri di poesia. Tra gli ultimi: L’arte di cadere (Biblioteca dei Leoni, 2015); Ti slegherai le trecce (Coazinzola Press, 2017); L’ultimo quarto del giorno (La Vita Felice, 2018); Midbar (Raffaelli Editore, 2019); Tropaion (puntoacapo Editrice, 2020); A grandezza naturale 2008-2018 (Arcipelago Itaca, 2020); Meccanica dei solidi. Solid Mechanics (puntoacapo Editrice, 2021); Un’ossatura per il volo (Raffaelli Editore, 2021); Gli spostamenti del desiderio (Moretti e Vitali, 2023).
Ha pubblicato un libro di racconti, Next Stop. Racconti tra due fermate (Fara Editore, 2021).
Si è occupata della traduzione dal tedesco di Rainer Maria Rilke (Silenzio e Tempesta, Poesie d’amore, Marco Saya Edizioni, 2020), dall’inglese di Edgar Allan Poe (Nevermore. Poesie di un Altrove, Marco Saya Edizioni, 2021) e dal francese di Renée Vivien (L’ardente agonia delle rose. Antologia poetica, Marco Saya Edizioni, 2023).