Appunti di poesia: Edoardo Sanguineti | L’Altrove
se d’amore si muore, siamo morti, noi:
siamo un romanzo d’appendice in atto:
[(anzi,
un romanzo nazional-popolare, ma calibratamente
camuffato da romanzetto
[rosa): (anzi,
siamo un romanzo osé): (un rosé): (anzi, una coppia di
vegeti, di vegetanti
[vecchietti,
torchiati nel torpido torchio delle nozze d’argento): (a un
passo, a un pelo,
[appena,
da un romanzo nero): (siamo un romanzo rosso, quasi): e
noi facciamo,
[parliamoci chiaro,
pena piena, e pietà:
comunico le coordinate necessarie: torno da
Como, è il 26
settembre, sono le 21.37, ho chiesto il conto al ristorante,
prenderò il rapido
delle 21.50, e ti ho capito: è tutto:
perché, per te, per me, non è possibile
sopportarla più oltre, questa ambivalenza insolubile, nel
vino della vita che
[viviamo:
questa vita, anzi: (la vita): (annacquata, innacquata): e se
ti dico e se ti scrivo che
non sono altro che un contemporaneo, a capirmi, a
capirci, se va bene,
[abbiamo, in tutto
e per tutto, il 25% dei nostri eredi naturali, allo stato
attuale delle cose:
così, con tanti auguri, ti aggiungo, poi, che noi:
se d’amore si vive, siamo vivi:
Da Mikrokosmos, Feltrinelli.