Estratto da “Limpida a guardare” di Michela Silla | L’Altrove
Sono rinata
in una stanza male illuminata;
il mondo moriva su strade deserte,
la fuga mia risuonava.
Sono rinata piena
sbagliata
tutta intera;
lo sciame di case fulgenti
vibrava sulla collina.
Sono rinata col viso scoperto,
mi hai chiesto: “mostrami il cuore”.
Aria s’insinua,
non bussa sotterra;
scava, sospira:
stai qui con me.
Vado via da me
e ho perso già
l’ultimo rombo
del mio esser niente.
Incompiuta,
mi dimentico.
L’unica verità:
presente senza attese,
invalicabili mura.
Devo perderti
come si fa con le occasioni,
i treni, gli ombrelli.
Devo perderti,
non perdere tempo;
lasciarti andare
a peso morto,
sentire il colpo,
rumore sordo.
L’AUTRICE
Michela Silla è nata a Cagliari nel 1984. A ventidue anni ha lasciato l’isola e si è trasferita a Firenze, dove vive attualmente. Ha conseguito la laurea in Linguistica e poi il Dottorato di Ricerca in Filologia, Letteratura italiana, Linguistica presso l’Università degli Studi di Firenze. È insegnante di italiano lingua seconda da più di dieci anni. “Limpida a guardare” è la sua opera prima.