Estratti ed Inediti

Inediti di Giulia Massaro | L’Altrove

Vorrei chiudere i battenti al mondo intero
dire ai passanti, agli stranieri, agli amici
qui non si entra per qualche anno almeno

lavori in corso, pericolo frane, caduta
macerie scritti in grande, in rosso
per avvertirvi, per non ferirvi

e poi una calda mattina di un giorno
qualunque darvi il benvenuto, intrecciando
l’anima al sole, nei capelli un bianco fiore.

Ma per la ristrutturazione qui
non posso mettere cantiere,
lavoro a cielo aperto senza barriere

e chi vuole entra ed esce, non se ne
accorge che ha varcato la soglia
di un universo che si sconvolge.

Scusate quindi per le vene scoperte
le stanze spalancate, le porte divelte
siamo tutti case sempre aperte.


Avrei voluto che il mio amore
ti avesse fatto sentire necessario
non a me, all’universo intero
e al suo sconosciuto piano.

Avrei voluto farti sentire in ogni
istante il Mistero che ci respira
accanto: “il posto che hai nel mondo
è tuo soltanto..”

Avrei voluto che il mio amore
ti avesse liberato dalle colpe
che credi di avere, dalle malattie
contratte per gli anni di lotte
con il dovere e ti avesse lasciato
di fronte al tuo unico debito
su questa terra: come essere
felice prima che tutto si perda.


Amavo in te il buono che agli altri celavi,
un germoglio nascosto che neanche tu sapevi
di avere oltre la pelle bianca, fra le spalle curve.

Lo intravidi quel giorno in cui piangevi l’anima
al buon dio, chiedendoti perché qualcosa
s’era rotto in te, cosa potevo amare io.

Era inutile domandare al cielo: amavo già
chi eri e chi saresti diventato, ero pronta ad
accudire il fiore e vederlo sbocciato.

Ma il tuo buio impietoso è tornato troppo presto
ha tolto aria al fiore, ha preso tutto il buono
e ha seccato il resto.

E tu braccato dal tuo male ti sei ritratto:
anche per farsi amare ci vuole coraggio.

Non l’hai avuto
e a me rimane l’aver amato
e perduto.

L’AUTRICE

Giulia Massaro è nata a Francavilla Fontana (BR) nel 1996, si è laureata con lode in Lettere classiche, all’Università del Salento, con una tesi dal titolo “Il VDS di G. Rohlfs da visitare: una prima proposta del vocabolario in 3D”. Ha conseguito il Master di I livello in “DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), BES (Bisogni Educativi Speciali) e Disturbi dello Sviluppo. Psicopedagogia, Metodologie Didattiche, Pensiero computazionale (coding) e Didattica dell’inclusione” dell’Università di Urbino “Carlo Bo”. Attualmente lavora sui dialetti salentini di area settentrionale e si occupa di letteratura per il blog letterario @lemuseletterarie.

Visualizzazioni: 17

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *