Inediti di Fael Marescotti | L’Altrove
Decelera nottetempo fiaccando
la candela nel buio,
giammai sono esistite le pareti
ma nell’angolo vedi:
no, non vedi: angoscia, splendida angoscia
dall’asmatico nero,
turbante, nascondiglio del nascosto!
Senza stelle sei al mondo,
percepisci il largo – Belzebù oscuro
ti ammanta i polmoni e
scomparso nell’indicibile, canti:
ma è un conato il silenzio
che vomiti, si srotolano le ombre,
nessun agguato, è il vuoto.
Sulla landa desolante del buio
la paturnia del mondo
appare come un difficile velo
di sopportazione e vedi i condor
sfogliarsi nell’enigma
la notte – Oh la sacra notte placida
nello specchio che inghiotte
il singhiozzo eterno, l’ugola d’oro
ecco, è – e se non c’è, è di un grigio affannoso
l’oceano è un conato
è un deserto che non fiorirà mai
le sirene sono serpenti – morti
i sonagli che scuoti
nel nulla zigzagano le maracas.
C’è il lago – la notte tiepida, un sogno.
Si sfogliano nell’acqua
delle donne. Il corpo arancio, giocano.
Si passano il volano
del tempo. Qualche pavone inghirlanda
di gigli il poeta morto sull’erba.
Quasi canta la foresta
le betulle – sai che sono malate –
le loro foglie viola,
lontano senti spegnersi una lepre,
un uomo l’accarezza,
com’è confortevole ogni disgrazia.
Oh la non luna, sorge!
Vaporosa come volto di Madonna
emana il pallore della quiete,
nel mondo ruscella ambiguo il silenzio.
Argentei sono gli occhi
di tutti gli esseri che lo guardano,
il cielo penetrante.
Oh no, non piangono, non divorano
le viscere dell’aere,
la loro deficienza è data da altro,
qualcosa benedice,
è un ritmo da ubriachi il vento leggero.
L’AUTORE
Fael Marescotti, nato nel 2000, studente di filosofia e letteratura italiana a Parigi, presso Sorbonne Université. Alcuni miei testi sono stati pubblicati da “Inverso – Giornale di Poesia”, “Poeti Oggi”, “Scritture” di Marco Ercolani e dalla Repubblica di Milano.