Estratto da “Pietà per l’esistente” di Paolo Pera | L’Altrove
RIAPPROPRIARSI DEL NULLA
Hai ragione, nella mia contraddizione
Il Nulla è una certezza;
Eppure abito il dubbio…
Scetticamente non so niente,
E voglio ignorare
Quel Dio che negherei
Se me ne interrogassi.
Oscillo, come un ciondolo perenne,
Tra ciò che ignoro e quanto temo.
Quest’ultimo mi pare molto vero…
M’accorgessi almeno
D’avere scelto già
Contro ogni pia illusione!
M’arrabatto invece a pensare
L’Essere quale stabilità,
Anziché quel divenire
Che mi dilania e decompone.
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RISPOSTA ALLA “MIGLIOR POETA
DELLA SUA GENERAZIONE”
Guido, io vorrei che tu e Lapo e io
Fossimo iscritti al KKK, mettendoci
Pieni di zelo a bruciare le croci
Impiastricciate, ballando su e giù;
Guido io vorrei che Lapo e io e tu,
E Akhenaton e Marylin Monroe
Ed Edgar Allan Poe e pure il brutto
Mago oscuro di nome Voldemort,
E Pasolini e il caro Re che canta
Tutti Frutti, e quel grasso fanciullino
Che piangeva la morte del Signore.
Tu, davanti alla testa spappolata
Di Kennedy, spasimasti di gioia –
Ché sei sadica, e ami ciò che muore.
DOMENICA 22 LUGLIO
Oggi non è il giorno di Dio:
Oggi è passato un mese dalla sua lontananza.
Su una barca con altri Signori
Ha guardato quest’asciutta terra
Con occhi messaggeri,
Avrebbe potuto dire: «Sia pure distrutta»
E la Terra sarebbe infine
Divenuta cenere.
Ma non lo disse, non guardò più
E cadde in Lui la voglia d’amare
Qualcosa che non fosse sé.
Oggi non è mai stato il giorno di Dio,
Ed io sognai l’altissimo numero
Che la mia donna solo batterà;
Ma lei – candida e pensosa –
S’è ormai imbarcata… Scrutato
Dall’ampio suo idioma delicato
Mi sono finalmente fatto cenere.
LA NATIVITÀ, RACCONTATA DALL’ASINO
Porto questa grande dama
Con la pancia a mongolfiera,
Sulla groppa: e me la spezza!
Quanto pesa questo Dio?
E di notte, nella stalla,
Con un bue che fa la vacca
– Che si mangia tutto il fieno! –
Vedo il casto nascimento
D’un batuffolo di cielo.
Fummo presto sulla via
Per sfuggire ai soldatini,
E poi eccoci in Egitto
A educare il pargoletto.
La sfortuna, tuttavia,
Mi ridusse in salamelle.
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L’AUTORE
Paolo Pera (Alba, 1996) vive a Canale e studia Filosofia all’Università̀ di Torino. Ha pubblicato il romanzo La scuola attraverso i miei occhi (Vertigo, 2012) e la raccolta poetica La falce della decima musa (Achille e La Tartaruga ed., 2020). Nel 2021 pubblica Pierino Porcospino (Gian Giacomo Della Porta Editore), una rielaborazione del classico per l’infanzia di Heinrich Hoffmann. È anche fumettista, pittore e scultore. Collabora con diverse riviste online in qualità̀ di critico letterario.