Recensione: “Come un fiore in un crepaccio” di Luciana Luzi | L’Altrove
Come un fiore in un crepaccio di Luciana Luzi (Giuliano Ladolfi Editore, 2022) spiega la tenace capacità di assorbire energia dal sorprendente dono della meraviglia, comunica la fermezza della vita che trova sempre una via, uno spiraglio di luce per sostenere le avversità, insegna l’esperienza del cammino interiore, la misura di perseverare nella resilienza.
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La poesia di Luciana Luzi accorda il principio della sensibilità, valuta la percezione estetica dei sentimenti, distingue la spontaneità necessaria per mostrarsi al mondo, collega la rappresentazione delle cose in essenziali e luminosi ritratti della vita quotidiana. “Anelo la rimembranza della candela/ i contorni sfumati del vero/ illuminati/ da una piccola fiamma/ che danza”. Comprende la complessa intimità del tempo, lo spessore delle espressioni umane, l’intensa e sincera traduzione del messaggio elegiaco nelle immagini autentiche, il senso di una inaspettata illuminazione. I componimenti sono rivelazione intuitiva dell’anima, circondano la fenditura delle parole, solcano la direzione nascosta dei versi, oltre il significato del non detto.” Essere come la lettera “h”/ un sospiro di vento e di fiato/ un silenzio che ha voce”. Luciana Luzi insegue le emozioni delle preghiere esistenziali, assiste la precarietà dell’uomo, coglie le suggestioni nell’andamento incerto della vita, interpreta il simbolo evocativo di ogni sensazione originata dalla percezione “Vento di maggio/ Veleggiano sui campi/ spighe di grano (haiku del maggio)”. La dimensione della solitudine arricchisce lo scorrere inesorabile del silenzio, l’ispirazione generatrice del mistero vitale è linfa della osservazione poetica. La natura recepisce l’estetica leggera e delicata dei suoi miracoli “Del fiore/ conosco/ l’odore, il suo alfabeto/ – l’incorruttibile modo/ di tacerlo”, cattura la sospensione del giudizio, trasmette lo spirito di prolungate armonie, cariche di nostalgia, nell’immediatezza di una inascoltata intesa “della stagione”, scritta nel riferimento fondamentale del suo divenire “No, non guardo solamente./ Cerco l’anima e frugo/silenziosamente”.
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A cura di Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti”
https://www.facebook.com/centroletturaarturopiatti/
L’AUTRICE
Luciana Luzi, maceratese, classe 1967, è un’artista poliedrica che ama l’arte in tutte le sue manifestazioni. Ha sperimentato non solo le arti pittoriche e il fumetto, frequentando corsi professionali (in particolare la Summer School di Illustrazione Editoriale Ars in Fabula di Macerata), ma anche la scrittura, in particolare la poesia, per la quale ha ricevuto segnalazioni di merito in diversi concorsi. Alcune sue composizioni sono recensite in blog e riviste letterarie online e cartacee. Attualmente si sta dedicando al ruolo di Assistente d’infanzia.