Inediti di Jacopo Pignatiello | L’Altrove
Vero Amore (attenzione!)
Schiacciar può la mente
tal forza possente:
veemente disvia
verso l’afasia.
È lei che sconvolge,
il pensier avvolge,
travolge il sentire
cambia l’avvenire.
Demolisce i cuori,
stordisce gli umori.
E sia vulnerabile
che incontrollabile
(agile il pericolo
d’essere ridicolo!)
la vittima rende
e dolor la stende.
Negli occhi la mia amica reca Amore
e il suo stupendo sguardo fa lucente
ogni viva essenza che la sua mente
accende, divampando nel mio cuore.
Quando sorride dona buonumore
al mio mondo, essendo lei sorgente
della mia viva emozione presente,
com’anche di un troppo forte timore…
Regina dei miei castelli di carta,
fulgido specchio delle mie brame,
del mio pensiero bellissima ladra,
lei è ormai la magica sarta
che avanza intessendo le trame
dei miei sogni… mia Aracne leggiadra.
Bolla di sapone
Dolcemente cullata
dal vento, con splendida meraviglia
la mia cangiante bolla
di sapone irradia l’aria tersa
della sua aurea grazia.
Libra libera, limpida e leggera,
giocando un po’ con me.
Mi incanta nell’allucinata follia
di seguirmi per sempre.
Per qualche attimo vivo nel sogno
che non scoppi mai via.
L’AUTORE
Jacopo Pignatiello si è laureato in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Letterature comparate. È attualmente insegnante di ruolo di discipline storiche e letterarie presso gli istituti scolastici superiori. Ha contribuito al volume Le attese (Ad est dell’equatore, 2015) con un articolo su “L’uomo dal fiore in bocca” e “La camera in attesa” di L. Pirandello. Ha curato la scheda riguardante l’opera Mimesis di E. Auerbach, inclusa nella raccolta di studi sul tema della borghesia inseriti nel volume Borghesia. Approssimazioni (Diogene, 2017). Questi due contributi sono stati portati a termine sotto la guida del coordinamento scientifico del gruppo di ricerca di area umanistica Opificio (Università degli Studi di Napoli “Federico II”). Ha affrontato degli studi di interesse storico sulla città di Somma Vesuviana pubblicati sul periodico «Summae Civitas».