Appunti di poesia: Elisa Ruotolo | L’Altrove
Ho paura di te, cuore mio.
Hai occhi disoccupati e ti fidi e dimentichi
e perdoni facilmente.
Hai anche desideri scomodi
come ginocchia sbucciate di fresco
sotto il vestito corto della domenica.
Ami come potrebbe fare una donna pubblica
e poi vorresti una morte comoda
– che una valvola, un ventricolo, un atrio
smettessero inaspettatamente di collaborare.
Hai la docilità degli agnelli alla tosatura
e l’oscurità del primo serpente
che tradisce ogni nato.
Lo so, vorresti trovare mani con cui spartire
le valigie, ma vai a spiegarla agli altri – questa tua
stanchezza.
Oppure spiegala a me, che di te ho tanta pena
se batti e batti
inutilmente.
Da Corpo di pane, Nottetempo.
Foto di Lavinia Azzone.
Visualizzazioni: 30