Estratto da “Sette voci in campo” – Antologia poetica sul calcio | L’Altrove
Sette voci in campo è un’antologia poetica
sul calcio nata dalle comuni passioni degli autori, calcio e poesia, e si propone come momento di riflessione sull’argomento.
Corrado Bagnoli, Marco Bellini, Vincenzo
Mastropirro, Claudio Pagelli, Alfredo Panetta, Gianmarco Parodi e Pasquale Vitagliano sono le “sette voci in campo”, che giocano di memoria e di fantasia, con e attraverso la poesia.
Ognuno con la propria tecnica, la propria agilità, tutti al servizio di una raccolta piena di passione per questo straordinario gioco, che Sartre definiva “una metafora della vita”. Stilisticamente, si passa da componimenti lunghi agli haiku, dal verso metrico a quello libero, da tensioni prosastiche ad accensioni liriche, nelle diverse interpretazioni dei poeti coinvolti nel progetto.
Un’antologia che ospita poeti del Nord e del Sud, nati dalla fine degli anni Cinquanta alla metà degli anni Ottanta, per una visione più ampia e più profonda del tema.
Un’esperienza collettiva, quindi, una squadra tutta italiana innamorata del Pallone e della Parola.
Nota degli Autori
Tra una fiaba della buonanotte
e una declinazione, parlava
per metafore, per associazione
di corse in salita, di calci al pallone
è tutto in un respiro, diceva, tutto
nel tuo cuore…
Di Claudio Pagelli
Tra l’incrocio e il prato
È la forza speciale dello stadio:
conservare il luogo certo, dove memorie
compiute al tempo dei fatti, lasciano
graffi tra l’erba. Le riconosci
stanno lì le memorie
se vuoi ascoltare
vecchio canto per una liturgia
zolla concimata dagli applausi
per quel pallone messo all’incrocio.
Di Marco Bellini
Rigore
di stinchi
pieni di graffi
una palla sgonfiata
in tasca i petardi rimasti
infilare una scarpa poi legarsi
i capelli e infilarsi anche l’altra con
il telegiornale che grida scudetto
e la pasta ancora nel piatto
da finire e tu inghiotti
realtà, così,
felice.
Di Gianmarco Parodi
Dino Zoff
Invecchiando tra i pali
la maglietta grigia,
tutti i tiri hai reso miopi.
Di Pasquale Vitagliano
u pallòne
cume la poésèje
pote ìésse
nu pinue de parole
scettote all’arje
cadìute alla ce-me-fraike
puste a pùoste
core-a-core
“il gioco del calcio/ come la poesia/ può essere/ un pugno di parole/ buttate all’aria/cadute alla rinfusa/ messe a posto/ con amore”
Di Vincenzo Mastropirro