Estratti ed Inediti

Sulla poesia di Nicolas Pieroni | L’Altrove

Essere o Non Essere? Il viaggio dell’Io.

Naufragio spirituale, pari, ai navali affondamenti che ci immergono in furiose tempeste, ci stritolano in aspri uragani e ci schiaffeggiano violentemente nell’anima sprofondandoci in oscuri abissi profondi, per addormentarci e annebbiarci gli sguardi, in eterni sonni ultraterreni. Naufragio spirituale in parole più semplici, quello dell’Io, che è stato poetizzato ai giorni nostri con toni psichedelici, attraverso la poesia del tutto inedita del poeta Nicolas Pieroni (Ancona, 1999).

Poesia inedita decadente e maledetta, la sua, che muovendosi fra George Gordon Byron, Charles Pierre Baudelaire, Salvatore Toma e Sex Pistols, ci mostra il naufragio dell’Io come un’estetica e inutile ammirazione narcisistica interiore, che si lascia accompagnare per lacrimanti, estasianti e droganti mari alla conquista di accecanti bagliori, come viene mostrato comparativamente attraverso la poesia La danza del naufrago del poeta, scrittore e dantista sassoferratese Antonio Cerquarelli. Antelucani bagliori, ovvero falci lunari scrutanti ambigue notti, pari alle maledette notti bagnate dall’umido vino, svuotate da canzonatori tramonti, ferite da depravate sessualità carnali e consacrate da lacrime sanguigne, come notiamo anche nella poesia La notte del cantautore e compositore comisano Salvatore Adamo. Notti lunari, quelle di Nicolas Pieroni, come riflettenti specchi arenanti lattei, riflessi annebbiati da catramose sigarette, in psichici sciabordii eroticamente ed emotivamente goderecci. Io, il suo, simboleggiante il terreno cammino del poeta anconetano, fra puerili riminiscenze ed etiche onestà desiderose di risorgere dalla moderne lubricità sociali soffocate da aspre lacrime psico-sociali, ma in particolar modo simboleggiante l’Io degli Uomini, ovvero un vampiresco universo animato con lune succhiate da ignude eroticità purpuree fuse con lussuriosi ansimi etici e psichici orgasmi. Vampiresche lune inedite, quelle di Nicolas Pieroni, come oceani dalle stuprate infanzie mutanti arcobaleniche lacrime, in inguaribili sogni infettati da emotivi inchiostri cibati con acherontee primule, fastidiosi rumori, vacui orgasmi fetali e solitarie sillabe bisessuali. Inchiostri emotivi, quelli dell’anconetano, che riscaldano lapidei cuori e ammalano costipati adii eticamente esiliati, con luminosi zampilli avvolgenti carnalità eroticamente peccatorie. Zampilli luminosi, che, come il salmastro champagne in flute ci fanno vagabondare in gitani viali interiori, ovvero graffianti sguardi mutanti umili emozioni in cibo per altrui avidi cuori. Umili emozioni, queste, come dolci baci oceanici catapultanti in liquide, fumose, cineree, scheggiate e orgiastiche carnalità, ovvero sahariani deserti alimentati con filosofiche e ancestrali melodie lunari. Deserti, questi in cui la tristezza, è l’unica Via per la conquista della Vita, pari, alla Via racchiusa nell’opera poetica Inferno minore della poetessa leccese suicida Claudia Ruggeri, ovvero Vacuità come assenza spirituale da riempire con sconfitte psico-sociali, poiché gelidi specchi riflettenti calde ombre emotivamente, che, si lasciano picchiare da disperati urli crocifissi da falsi risi sociali, ovvero scheggiati ansimi spirituali partorienti, educanti, proteggenti e coccolanti inedite esistenze, come mostratoci dalla comparativa lettura poetica con l’opera poetica Verso la mente della poetessa e traduttrice suicida cesenata Nadia Campana. Naufrago dell’Io infine, quello poetizzato da Nicolas Pieroni, come giudea Vita vagante in un umido Mondo animato da cadaveriche gioie interiori e rabbiose lacrime schiaffeggiate da spenti venti, come mostratoci comparativamente dal cantautore Vasco Rossi in Vivere, Vivere non è facile e Vivere o niente.

Alcune sue poesie inedite:

La piccola falce
se ne sta su in cielo con sguardo fiero,
anche questa notte la dedico a te.


Un applauso è rumore
un tuo ti amo
accompagnamento e cantato.



Quieto il vento
dona una carezza alle fronde.

La loro ombra è riparo
per il contadino.

Per il poeta
riparo è il cuore della donna amata.



Sillabe come briciole,
poesia per saziarmi.

Nella mia solitudine
mi costruisco una capanna di versi.

A cura di Stefano Bardi.

L’AUTORE

Nicolas Pieroni, poeta e cantautore, è nato ad Ancona nel 1999. Vincitore di vari premi ed è presente in varie antologie poetiche. Attualmente è membro del movimento poetico-culturale “Rinascimento Poetico” che ha come scopo, la divulgazione della poesia in Italia e nel Mondo.

La foto del poeta, è pubblicata con il suo permesso.

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