Estratti ed Inediti

Estratto da “Il coraggio necessario” di Luca Lanfredi | L’Altrove

Luca Lanfredi ci consegna una poesia sommessa, incrinata dal vuoto, e al tempo stesso segnata dall’esistenza, dove la parola appare senza enfasi alcuna, tra luce ed ombra, in momenti appena accennati, in “scatti brevi”, in movenze incerte tra passato e presente, “da una crepa di voce”.
Lanfredi, con la sua poesia, accosta ed allontana, mette a fuoco e dissolve.
La sua è una voce che risuona da una distanza ed arriva fin dove qualcosa è successo, ma nella pronuncia si frange, declina, s’inabissa. In movimenti lenti, quasi impercettibili, i versi si aprono e si chiudono, lasciando. tracce che sono, di volta in volta, rivelazioni d’esistenza, trasalimenti, ipotesi di realtà, domande o misteriose verità capovolte, come in una pellicola in cui i soggetti escono improvvisamente fuori campo, eppure qualcosa resta della loro presenza: un’ombra, una voce, un gesto.

Dalla prefazione di Mauro Germani.

DISCORSO INDIRETTO

Sono questi i muri
tra i quali ci inventiamo
come gli scherzi, la neve, le rincorse,
o le parole che la sola pneumatica
sospinge.
Poi rimane l’importanza
dell’ultima azione rarefatta e
l’essere chiusi tra le pagine
nel clamore dei bordi che si accendono.


D’APRILE

Faremo quindi del nostro traguardare
un esercizio privato.
Come un’orazione presa e poi ripersa,
come un verbo.
Non ho la pelle qui, ma solo il suo
ricordo,
non ho che l’ammantarsi del mistero
riservato – che il sorvegliare lento
dei mattoni.
E ancora, stringo le labbra
dentro agli occhi; conservo la voce
sopra il petto.

In equilibrio estremo
e mai minato.


LE GRIDA

Il principio è stato il termine:
quel riposo inquieto che ci ha avvolti
nel nostro domandare e farci ombre.
Non altro.
Un mare in piena, uno stridere di terra,
– il provare di nuovo a respirare, ad
assaggiare,
che, presto, tutto ciò sarà concluso.


OGNI PAROLA HA UN NOME SCONOSCIUTO

D’improvviso un cielo di buio e di occhi,
un motivo da spiaggia che ci accompagna
un freddo d’attesa che sorprende,
lo schianto delle braccia.

È l’acqua veloce delle azioni
come un nuovo attacco della voce:

Quale sarà, quale sarà
il tuo bene?


TROVEREMO LA GIUSTA SEQUENZA

È il frastuono dei passi che mi muove,
la porta alle spalle, la frequenza.

La santità del cortile un contrappunto
allo scatto più improvviso del tuo sonno.

Del mare ho un ricordo ancora nuovo,
come d’estate, come se non fossi stato io
nel sogno dentro al sangue capovolto.

Che il giorno è stato fatto. Che si abbia
il coraggio necessario per vivere o morire
in quest’assenza.

L’AUTORE

Luca Lanfredi

Luca Lanfredi è nato nel 1964 e vive e lavora a Brescia.
Ha pubblicato le raccolte Il coraggio necessario (Lamantica Edizioni, Brescia 2019) con prefazione di Mauro Germani e Il tempo che si forma (L’Arcolaio, Forlì 2015; secondo classificato al Premio Internazionale di letteratura Città di Como; finalista al Premio “Solstizio” per opera prima, Fondi) con prefazione di Giacomo Cerrai.
Una breve silloge, A mezza luce, è apparsa in formato e-book nel maggio 2009 per Clepsydra Edizioni.
Suoi testi sono ospitati sul sito del poeta Nanni Cagnone e apparsi su blog quali: Poesia di Luigia Sorrentino; Imperfetta Ellisse di Giacomo Cerrai; margo di Mauro Germani; Carteggi letterari; Alma Poesia.

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