Riscoprire i poeti

Le più belle poesie di Mario Benedetti | L’Altrove

Bottiglia nel mare

Affido questi sei versi alla mia bottiglia nel mare
con il segreto proposito che un giorno
giunga ad una spiaggia quasi deserta
e un bambino la trovi e la stappi
e invece che versi estragga piccole pietre
e aiuti e ammonimenti e lumache.


Non ti salvare

Non restare immobile

sul bordo della strada
non congelare la gioia
non amare con noia
non ti salvare adesso
né mai
non ti salvare
non riempirti di calma

non appartare del mondo

solo un angolo tranquillo
non lasciar cadere le palpebre
pesanti come giudizi

non restare senza labbra

non t’addormentare senza sonno

non pensarti senza sangue
non ti giudicare senza tempo

però se

malgrado tutto
non puoi evitarlo
e congeli la gioia
e ami con noia

e ti salvi adesso

e ti riempi di calma
e apparti del mondo
solo un angolo tranquillo
e lasci cadere le palpebre
pesanti come giudizi
e ti asciughi senza labbra
e ti addormenti senza sonno
e ti pensi senza sangue
e ti giudichi senza tempo
e resti immobile
al bordo della strada
e ti salvi
allora
non restare con me


Sirena

Sono con­vinto che tu non esista
e tut­ta­via ogni notte ti ascolto

t’invento a volte con la vanità
con la deso­la­zione o la pigrizia

dall’infinito mare arriva il tuo stupore
l’ascolto come un salmo e ciò malgrado

son così certo che tu non esista
che ti aspetto nel sogno per doman


Cuore corazza

Perché ti ho e non ti ho
perché ti penso
perché la notte è qui ad occhi aperti
perché la notte passa e dico amore
perché sei qui a riprendere la tua immagine
e tu sei meglio di tutte le tue immagini
perché sei bella dai piedi fino all’anima
perché sei buona dall’anima fino a me
perché dolce ti nascondi nell’orgoglio piccola e dolce
cuore corazza
perché sei mia
perché non sei mia
perché ti guardo e muoio
e peggio ancora muoio
se non ti guardo amore
se non ti guardo
perché tu esisti sempre ovunque
ma esisti meglio dove io ti voglio
e la tua bocca è sangue
e senti freddo
io devo amarti amore
ti devo amare
anche se la ferita fa male per due
anche se ti cerco e non ti trovo
e anche se
la notte passa e io ti ho
e non ti ho


Lei che passa

Passo che passa
volto che passavi
che vuoi di più
ti guardo
poi mi scorderò
poi e solo
solo e poi
di certo mi scordo.

Passo che passi
volto che passavi
che vuoi di più
ti amo
ti amo solo due
o tre minuti
per amarti di più
il tempo manca.

Passo che passi
volto che passavi
che vuoi di più
ah no
ah non mi tentare
che se ci tentiamo
non potremo scordarci
addio.

L’AUTORE

Mario Benedetti (1920-2009), è stato uno dei massimi narratori e poeti del Novecento. Ha cominciato a guadagnarsi la vita come commerciante, contabile, impiegato, giornalista e traduttore. È stato direttore del Centro di Ricerche Letterarie della “Casa de las Américas” all’Avana, e del Dipartimento di Letteratura Latinoamericana, dell’Università di Montevideo. Dopo il golpe militare del 1973, ha rinunciato all’incarico universitario ed è partito in esilio, durato 12 anni, prima in Argentina, poi in Perù, a Cuba e in Spagna. Nel 1999 ha ricevuto il prestigioso Premio di Poesia Reina Sofìa. Di lui nottetempo ha pubblicato La tregua (2006, 2014) vincitore del MIX Prize 2015, Chi di noi (2016), Il diritto all’allegria (2017), Impalcature (2019) e la raccolta di poesie L’amore, le donne e la vita (2019). Ha pubblicato, tra gli altri, Fondi di caffè (La Nuova frontiera, 2013) e Grazie per il fuoco (La Nuova frontiera, 2011). La tregua, pubblicato da nottetempo nel 2006 e rilanciato nel 2014 con grande successo, ha ricevuto il Mix Prize 2015.

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