Estratti ed Inediti

Estratto da “Volevo solo scriverti accanto” di Vasco Mirandola | L’Altrove

Questo è un libro pieno d’incanti, di attenzioni delicatissime al mondo, ai suoi volti, alle sue storie, una preghiera umile fatta alla realtà. Uno sguardo umile capace di cogliere nel quotidiano ciò che ci muove, ciò che ci desta, con un’attenzione che è un atto di amore e di appartenenza alle più piccole cose. Volevo solo scriverti accanto contiene, fin dal titolo, un desiderio che è anche una promessa, rivolta non soltanto all’amata, ma a ognuno di noi. Una poesia che vuole stare accanto allumano, diventare amica e compagna di strada.

Dalla postfazione di Gianluigi Gherzi.

Orientamento

Qualcuno chiede
se sarà meglio domani,
adesso, dicono,
è solo spine e ferite.

Siamo nel bagnasciuga della vita.
Siamo coreografati
così, con pancia molle.


Si dice commozione?
Sì, si dice così

Oggi ci regaliamo lacrime piccole,
quelle che fanno il mondo liquido,
tolgono i contorni, ci fanno sentire
un po’ pesci in questo mare.


Un seme

Hanno detto che è stato un seme
caduto nel duro della terra,
ha portato scompiglio tra i sassi.

Un seme hanno detto
un apostrofo d’aria
uno scatto del cielo.

E dentro c’era la legge
di quella che nasce e trema,
la formula del sangue
e della linfa,
l’inizio di ogni canto.

A me pareva gettato
dalla mano prodigiosa
di un animale celeste,
perché chi l’avesse visto
potesse dire
è albero
è presenza.


E poi si ricomincia

Ti toccherà svegliarti la mattina
con la fa. E di tre eccomi.
Ti toccherà essere cancello
per certi giorni
e per altri torrente.
Non sarà facile
ci vorrà un giorno
e un altro
e un altro ancora.


Diamoci appuntamento

Diamoci appuntamento
all’altezza del cuore
all’inizio di un bacio,
quando ancora tutto trema,
gli occhi sbalorditi
le mani pronte a salpare.

Facciamo un noi inventato
prodigioso
che unisca l’erba al visi
le braccia al mondo.

L’AUTORE

vasco_mirandola_poesie

Vasco Mirandola (Castagnaro VR, 1954) è attore e poeta. Lavora nel teatro, nel cinema (premio Oscar con Mediterraneo di Gabriele Salvatores, con Carlo Mazzacurati ne Il Toro e Il Prete Bello, per citarne alcuni).
Ha pubblicato i libri di aforismi e poesie: Non urlare che mi rovini il prezzemolo (ed. Studio Tesi, 1990), Il solito tram tram, il 16 il 16 (ed. Comix, 2011), Carpe Diem Trote Gnam (ed. Cleup, 2011), E se fosse lieve (ed. Cleup, 2016), 100 Poesie in gioco per sostarepoeticamente nel mondo (ed. Campi Magnetici, 2020). Ha scritto per la rivista “Comix” e per il quotidiano “Il Mattino” di Padova.
Con AnimaMundi ha pubblicato la raccolta di poesie Volevo solo scriverti accanto (2021).
Da alcuni anni si occupa in particolare della diffusione della poesia attraverso laboratori di lettura, reading e spettacoli che utilizzano vari linguaggi: teatro-danza, concerti poetici, conferenze poetiche, video-poesie.
www.vascomirandola.it

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