Estratto da “Senza me” di Selene Pascasi | L’Altrove
Leggere Senza me, la nuova raccolta in versi di questa prolifica e penetrante autrice, non è dunque stata soltanto un’esperienza di condivisione poetica ma anche un’occasione di riconfigurazione morale. Queste poesie, infatti, sono incalzanti inviti a fare proprio il re-set e il re-start dell’autrice. La posta in gioco è altissima: una consapevolezza di sé e degli altri più profonda e un confronto con se stessi e con gli altri più sincero. Con un side-effect inaspettato: un sommesso, sconvolgente, salvifico conforto.
Dalla prefazione di Marco Sonzogni.
ACCADI ORA
Accadi ora
qui
oltre me.
Prima che il tempo
scivoli altrove
dove nascere
è parola muta.
Siediti sulle vanità
dell’amore disprezzato
prima che la neve
dissolva lune
dove morire
è fuga bianca.
Declinami all’infinito.
Mutua evanescenza.
Accadi ora
qui
oltre te.
ERRORI
Ti osservo
affidare promesse
al crepuscolo ferito
inciampare aliti monchi
restituire illusioni
alle altalene dei sogni
mentre la nostalgia
aggroviglia errori.
Brandelli ubriachi
di allucinazioni corrose
disegni passi afoni
perdendo l’inverno
nell’azzardo dei baci.
Destino inatteso
siamo.
NONOSTANTE L’AMORE
Non sporcate l’aurora
con flaccidi abbracci
girandole solitarie
metafore incompiute.
Offendete la tristezza
inchinatevi alle rughe
sfiorate d’alba gli anni
pazientate le stagioni.
Nonostante l’amore.
LAMA
È lama
il brivido vuoto
che insinua domande
deforma il dolore
galleggia tra i sensie fiero ti inclina.
Incenso fruttato
terrore ostinato
annego lo sguardonel ruvido sonno.
Gomitolo stanco
annodo i miei annimalati del niente.
Sono in ritardo.
Supplico il buio.
UTOPIA
Invochiamo l’orrore gemello
con voti promessi al cosmo
e veli squartati da uncini.
Eppure ogni volta rapprende
la mescola calda del diletto
ad invaghirci d’infanzia
carezzando nature patite.
Tento l’approdo per sparire
nella sagoma intrisa d’utopia.
Raccolgo la resina dal ferro
quando la brezza riposa
nascosta tra il tiglio e l’incanto.
Fuggo l’estetica del calligramma
inseguo l’elettrico fulcro.
Perdita necessaria.
Ergastolo.
L’AUTRICE
Selene Pascasi è nata a L’Aquila nel 1971 dove esercita la professione di Avvocato. Coautrice di uno studio per l’Accademia Americana di Scienze Forensi e di La persona oggetto di reato (Giappichelli 2011) è firma de Il Sole 24 Ore e Giornalista pubblicista. È critico musicale al Premio Lunezia, paroliere, giurata al Cavallari, ideatrice per State of Mind delle Rubriche Psiche&Legge e Psiche&Musica. Ha pubblicato le raccolte di poesia Con tre quarti di cuore (2013), In attesa di me (2015), Come piuma sulla neve (2018) e il romanzo Dimmi che esisto (La Gru, 2018) terzo al Premio Essere Donna, finalista al Mario Soldati e al Città di Como, recensito da Satisfiction. Dal libro, ospite su Radio1 Rai dove Pascasi e Maraini hanno parlato di scrittura contro i femminicidi, è tratto il Docufilm Musicanti. Nel 2018 vince l’Internazionale Merini (seconda nel 2016, targhe 2020, 2017, 2015) e lo Zirè d’oro (seconda nel 2019 e 2017) . È seconda al Premio Anna Kuliscioff 2020, Menzione speciale al Nazionale Artisti per Peppino Impastato, Alfiere Arte e Poesia, Targa Patari, Poeta Cromatico (edizione riservata ad artisti di fama internazionale). Partecipa al brano Una maschera (Ventruto, Premio critica Mei, Latlantide-Edel), autrice del testo di Madame Bijoux (Tosello, TdE Production), nel 2021 pubblicherà un secondo romanzo ed un singolo musicale.