Giovani poeti: Giulia Midei | L’Altrove
Ospitiamo oggi la poesia di Giulia Midei.
Giovanissima autrice di venticinque anni, Giulia, milanese d’adozione, ma romana d’origine è laureata in giurisprudenza e lavora presso una startup di legaltech che combatte l’odio online; scrive inoltre per la rivista scientifica “Percorsi Penali”, di Filodiritto. È esordito nel pubblicato nel 2018 con Io, come Atlante, pubblicato da Aletti Editore.
Abbiamo avuto il piacere di farle qualche domanda e di conoscerla meglio. Ecco la nostra intervista:
Quant’è importante per te la poesia?
La poesia è la chiave che apre il mio cuore. E’ la magia che mi consente di esprimere quel che la mia anima non osa dire. E’ la consolazione di non sentirmi sola, leggendo le parole di chi, in qualche parte del mondo, in un tempo a me lontano o vicino, ha saputo “essere me”, anche soltanto per un attimo. La poesia è la mia fede, la mia guida, il mio cuore.
Quando hai avvertito il bisogno di scrivere?
Scrivo sin da quando ho memoria, ma la Poesia è nata dentro di me senza che io me ne accorgessi. La prima volta che scrissi una poesia nemmeno me ne resi conto. In uno dei miei componimenti sottolineo proprio questo. E’ stata come una bambina, concepita dentro di me come una figlia. Mi sono accorta di possedere una nuova vita dentro di me nel momento in cui ha iniziato a “scalciare”, spingendomi a rivelare al mondo i sentimenti che ho nel cuore. La Poesia è davvero la “mia” bambina.
“I Poeti non accendono che Lumi” scrisse Emily Dickinson. Secondo te, ancora oggi, il poeta può e deve essere considerato come il lume della società?
Come dissi poc’anzi, assolutamente sì. Per me la poesia è un bagliore in grado di illuminare il cuore di tutti, perchè consola ogni uomo, rassicurandolo del fatto che non è solo, mai.
Poesia sui social, qual è il tuo pensiero a riguardo?
L’utilizzo dei social per divulgare la poesia è meraviglioso. Crea ancor più legami di comunicazione e fiducia. Niente è più sublime che condividere la bellezza.
Ecco alcune sue poesie tratte dalla sua raccolta di poesie Io, come Atlante.
IO, COME ATLANTE
Io, come Atlante
reggo il mondo
sopra di me.
Ne sopporto
il dolore,
ne cerco l’amore
mi faccio larghe
le spalle
dalla fatica.
E questo peso
immane
lo sento mio
come se fosse
il mio vero cuore.
Eppure anch’io
vorrei
una volta o mai
sedere oziosa
attendendo alla porta
coccole
soltanto mie.
ANDREA
Quanto mi piace
pronunciarti
cercarti
scovarti
in ogni circostanza
in ogni piccola bellezza
e quanto lontano
tu sei
e quanto il tuo nome
dal ritmo dei miei
giorni
dai miei anni
di rosea ingenuità
eppur io
dimenticar questo tuo nome
queste capriole d’amore
non so
perchè anche il tuo silenzio
è della speranza
la mia eterna musica.
MIRACOLO
Intelligo il tuo cuore.
Oh, di quali miracoli
è capace il Signore.