Estratto da “Mu” di Nunzio Di Sarno | L’Altrove
Manifesto
Scrivo perché la poesia è visione
Il primo passo per la trasformazione
Scrivo perché la parola è una traccia
E il suono è operativo
Scrivo perché la beatitudine è bellezza
E il vuoto è compassione
Scrivo perché Milarepa cantava
Come neve nel caffè
S’addensano i fiocchi in volo
C’è spazio solo per i cinguettii
E le urla schizzate dei bambini
Il latrare affannato di un cane
S’ostina fuori posto
Coi pochi colombi in fuga
Mentre il vento disperde
Il fumo della mia sigaretta
Mi riporta indietro il tuo viso
Il mio naso tra i tuoi capelli
La mia lingua tra i tuoi denti
Le mie labbra sulla schiena
Tutto si fa vivido e indistinto
Nell’intermittente vortice
D’immagini che non durano
Le punte fredde delle mie dita
Non si scaldano sui tuoi seni
Né si bagnano tra le tue cosce
Così al verde dell’erba ghiacciata
Frullata dalle gambe dei passanti
Si scioglie la coltre di ricordi
Che ora pesa
Come neve
Nel caffè
Nascosto al sole
Degli uomini
Mi fermo ad ascoltare
E a leggere
Sperando che il travaso
Sia uno slancio
Alzare gli occhi alle stelle
Per rimettersi al mondo
Chiuderli
E ritrovare lo spazio
Sul treno che avanza
La nebbia intorno
Nei ricordi si perde
Tra spinte e cadute
Nel sorriso dei vecchi
L’essenza del Viaggio
L’AUTORE
Nunzio Di Sarno nasce a Napoli, si laurea in lingue e letterature straniere con una tesi su Ginna e le connessioni tra astrattismo e spiritualismo. Ha lavorato come operatore sociale, mediatore culturale, insegnante di italiano L2, di sostegno e di inglese.
Da alcuni anni risiede ed insegna a Firenze.
Nel 2021 si laurea in psicologia clinica e della riabilitazione con una tesi su Yoga, Tai Chi e mindfulness come terapie complementari nella malattia di Parkinson.
Mu, pubblicata da Oèdipus edizioni nell’agosto 2020, è la sua raccolta d’esordio. Sue poesie ed articoli sono presenti su diversi siti e blog letterari.