Appunti di poesia: Gian Piero Bona | L’Altrove
È mezzanotte. Ho bevuto e
contro la tristezza il metro inciampa.
Io t’amo, traditrice che serbi
i cocci della mia immortalità.
Sai che ti dico? Toccami, infedele.
A te, fantasma del mio corpo,
a te argentaria, fiera
delegata dello spirito, depositaria
di un vestigio eterno, zufolatrice,
Signora, a te io mi sacrifico.
Fammi scrittore salvo
se non reputi furente, troppo,
l’amplesso della mia calligrafia.
Da Gli ospiti nascosti (Einaudi)
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