Festival Internazionale di Poesia di Milano: Diario dell’inquietudine
Anche quest’anno, il maggio milanese profumerà di poesia.
Prenderà il via, il 16 maggio alle dieci del mattino, la V° edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano.
Il titolo scelto è quanto mai adatto alle vicende dei nostri giorni: “Diario dell’Inquietudine”.
L’inquietudine e l’incertezza come segno, bagliore nitido, di sensazioni mai provate prima. Con tutte le domande alle quali nessuno sembra in grado di offrire una risposta. E il bruciante sentire dell’assenza, come non avremmo mai potuto immaginare di vivere. Come alle volte ci sembra impossibile accettare.
“La poesia è un albero/senza foglie/ che offre riparo”, diceva Juan Gelman ed è questo che si propone di fare, in particolare quest’anno, il Festival.
L’evento costituirà una risposta, un non abbassare le braccia davanti a una tragedia inimmaginabile soltanto due mesi fa. Sarà il racconto poetico, emozionale dei giorni che oggi ci tocca vivere. E interpretare.
Dati i tempi, la sede sarà una piazza virtuale, planetaria, alla quale si collegheranno poeti, scrittori, attori, artisti, danzatori, musicisti, pensatori di tutto il mondo. Cronisti brevi e astratti del proprio tempo, come li chiamava Shakespeare.
Il Festival, come di consueto, sarà collegato con altre realtà internazionali come il Grito de Mujer e Parabla nel Mundo. Ci saranno dirette e video inviati da tutto il mondo.
Due giorni – sulla pagina Fb dell’evento “Festival Internazionale di Poesia V edizione” – per redigere un Diario dell’Inquietudine.
Per raccontare, in tutte le lingue della creazione, questi giorni che segnano un passaggio epocale tra la vita finora conosciuta e quella che verrà.
16-17 maggio, dalle 8 alle 22.
Ecco il link dell’evento su Facebook: https://facebook.com/events/s/festival-internazionale-di-poe/583812369012612/?ti=as