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Cinque poesie di Natale | L’Altrove

È dicembre, siamo in mezzo alle festività e non c’è modo migliore di festeggiare leggendo le più belle poesie dedicate al Natale.

E subito ricordiamo È nato! Alleluia di Gozzano, oppure Natale di Ungaretti, indubbiamente bellissime e piene di significato. Ma non ve le riproporremo quest’oggi. Di conseguenza, abbiamo scelto cinque poesie di Natale poco conosciute, diverse da tutte le altre. C’è il Caproni non credente, Scotellaro realista, la Genti che pensa a quanto ingrasseremo.

Buon Natale, da L’Altrove!

Natale.
Stellato caldo ubriacante
e come lo zabaglione
energico e ingrassante.

Di Francesca Genti

È bello fare i pezzenti a Natale
perché i ricchi allora sono buoni;
è bello il presepio a Natale
che tiene l’agnello
in mezzo ai leoni.

Di Rocco Scorellaro

È natale e qui non ci sono
fedi o bambini
si sta così, adulti e vicini
a ridire certe forme d’amore

Da loro ho imparato
il gioco e l’estro,
tentare di fare
nuove le cose – e forse migliori

Siamo gente che si guarda addosso
con benevolenza – e verso il mondo pure
mi hanno insegnato a non fare il rancore

Sarà ingenuità ma lo scelgo
è radice
e mi va bene

Da loro ho imparato
a cercare il riso e la maniera
di fare la festa
che è poi soprattutto un modo
di stare nel tempo:
guadare la morte
cercarsi l’amore
di stare vicino.

Di Alessandra Racca

S’avvicina il Natale.
Gesù, portami via.
La tua è la più bella bugia
Che possa allettare un mortale

Di Giorgio Caproni

L’inverno è freddo
fuggo il Natale.
Inizio un viaggio
che vorrei eterno
e che so casuale.
Ho il passo incerto
di chi teme l’oggi
più del domani,
o di sentirsi chiedere:
rimani.

Di Alida Airaghi

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