Estratto da “Odio le ragioniere” di Claudia Fofi | L’Altrove
Pubblichiamo di seguito un estratto dal libro di Claudia Fofi Odio le ragioniere (Secop Edizioni, 2016).
Il bacio che non ti ho dato
è rimasto a metà nell’aria
aveva un odore di porta sbattuta
era un cadaverino,
un uccellino colorato di nero,
come potevo saperlo?
Grazie per il tuo amore.
Era tanto più di quanto potessi toccare
con le parole.
Quello che ora mi spaventa
un giorno sarà polvere.
La vita continua a crescere nell’universo,
l’amore fiorisce da qualche altra parte.
Che cicatrice avrò?
Quale forma antica prenderà
il disegno di questo dolore
sulla pelle?
Volevo solo stare con te
essere leggeri
imparare dai fiori.
Ho spento la luce
e tu non c’eri più.
Ho raddrizzato la schiena
lavato i vetri
spostato il quadro grande.
Da fuori arrivavano
le voci estive
solite.
Moriremo senza vicinanze,
ci allungheremo
l’uno verso l’altra senza saperlo.
La porta cigolerà,
qualcuno dirà frasi come
dobbiamo mettere un po’ d’olio.
Saremo stati insieme
per un po’ del tragitto
da qui a lì,
passando per le frane.
L’AUTRICE
Claudia Fofi, è una cantautrice e scrittrice umbra. Dopo la laurea in lingue si appassiona alla scrittura della canzone e al canto. Muove i primi passi in questa direzione, cantando in varie formazioni. Con le sue canzoni arriva a vincere numerosi premi, tra cui il Premio Grinzane Cavour nel 1996 (quando in giuria c’era Fabrizio de Andrè), la finale di Arezzo Wave, il Premio Ciampi nel 2001. Lavora nel campo dello studio vocale arrivando, attraverso anni di ricerche, ad approfondire lo studio della voce in rapporto al corpo. Partendo dall’approccio Roy Hart ha elaborato una personale prassi di lavoro, la Voce Creativa, che applica in vari ambiti di intervento, dall’insegnamento del canto e della voce artistica, ai progetti sulla creatività in percorsi di terapia, alla formazione esperienziale e al public speaking.