Poesia Pop Festival, la poesia di strada a Minturno | L'Altrove
Un’onda di poesia è pronta a travolgere il centro storico di Minturno. Sabato 19 maggio, nel borgo medioevale della città in provincia di Latina andrà in scena il Poesia Pop Festival ideato dal poeta di strada Decle (Mauro De Clemente) e organizzato con il Comune di Minturno nell’ambito della rassegna “Solcare Minturnae” (www.solcareminturnae.it). Tra i protagonisti, i poeti Gio Evan, Ivan Tresoldi, Decle, Mister Caos e Davide DPA.
Il festival, alla sua prima edizione, intende promuovere e diffondere la poesia popolare contemporanea. “La prima edizione – spiega Decle – è dedicata alla poesia di strada perché oggi è una delle forme più potenti di poesia popolare, sia per il linguaggio sia per i mezzi che usa. La poesia di strada si diffonde sui muri delle nostre città e sui social network, è l’incontro tra la poesia e l’arte di strada, tra la parola e la pittura. Rompe le barriere e arriva dritta alle persone, parlando di quello che fa parte della loro quotidianità nei luoghi in cui fisicamente o digitalmente vivono.”
Il Poesia Pop Festival prevede, sotto varie forme, il coinvolgimento dei cittadini e dei luoghi del centro storico di Minturno, perché “la poesia nasce da e per il popolo”.
Il programma è fitto. La mattina, in piazza Porta Nova a Minturno, dalle ore 10.00 alle 12.00, Ivan Tresoldi realizzerà con oltre 100 bambini la sua performance “La Pagina Bianca”.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.00, i poeti di strada Ivan Tresoldi, Decle, Mister Caos e Davide DPA e gli artisti Angelo Rasile e Piger dipingeranno le loro poesie sulle serrande abbandonate, così da riqualificare il centro storico di Minturno.
La sera, presso la corte del Castello Ducale di Minturno, alle ore 20.00 si svolgerà NON CONTRO ME, il primo spettaconcerto al mondo di e con Gio Evan e con Anudo.
Tutta la manifestazione è a ingresso gratuito.
“Alla base del Poesia Pop Festival – conclude Decle – c’è un moto sociale e popolare. Vogliamo far rivivere la poesia tra le persone per smuovere le coscienze, emozionare, scatenare un sorriso, riqualificare o valorizzare i contesti urbani o periferici, far parlare di sé e far parlare dei luoghi nei quali si manifesta, divenendo anche un attrattore turistico per luoghi ormai dimenticati ma che hanno ancora tante storie da raccontare.”