Appunti di poesia: Elio Pecora | L’Altrove
Quest’uomo non crede più a nulla, a nulla più crede
(nemmeno al danaro che, se lo distrae e lo contenta,
non basta a guarirlo dal desiderio e dall’ansia).
Da tanto non ha più un altare né un dio da pregare:
quando sente insicura la mente, e breve e malata
la sua ora. Pure di continuo si adopera
a procacciarsi piaceri, a medicare il dolore
con nuovi farmaci. Pure interroga ogni scibile,
inventa strumenti per misurare le galassie
di cui abita una infinitesima parte.
Pure conosce assai poco di quanto lo strazia.
E mentre si dice parole colme ed esatte:
Felicità, Amore – e quelle parole rende
a inconfrontabili promesse – s’inoltra
nei labirinti dove ha rinchiuso i suoi mostri.
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