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Appunti di poesia: Pablo Neruda | L’Altrove
17
Saluto il cielo col buongiorno.
Non c’è più terra. Si è staccata
ieri e stanotte dalla nave.
Il Cile è rimasto indietro
solo degli uccelli selvatici
volano ancora sollevando
il nome oscuro freddo della mia patria.
Abituato agli addii
non ho sprecato gli occhi: dove
saranno rinchiuse le lacrime?
Il sangue viene su dai piedi
e percorre le gallerie
del corpo tingendone il fuoco.
Ma dove si nasconde il pianto?
Quando viene arriva il dolore.
Ma io dicevo un’altra cosa.
Mi alzai in piedi e sulla nave
c’era soltanto cielo e cielo,
azzurro interrotto da una
rete di nuvole tranquille
innocenti come l’oblio.
La nave è la nube del mare
ed ho scordato qual è il mio destino,
ho scordato la prua e la luna,
non so dove vanno le onde,
né dove mi porta la nave.
Non ha né mare né terra il giorno.
Tratto da: Pablo Neruda, Coi baci che imparai dalla tua bocca, Passigli Poesia, 2015
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