Appunti di poesia: Ivan Talarico
A MAI
No, non amiamoci adesso,
troppo facile.
Lasciamoci travolgere
dai dubbi,
centrifugare
dalle distanze,
intorpidire
dalle mancanze
(eppure mi vien sempre
da sorridere quando
arrivi tu).
Aspettiamo,
la vita è talmente lunga
che si possono investire
i giorni migliori
nell’attesa.
Se lasci un fuoco
senza legna
dopo un po’
si spegne.
Così son costretto
– mio malgrado –
a mangiare
giorno dopo giorno
piccoli tronchetti di legno
ridotti in scaglie.
A volte mi pungo
e la bocca sanguina,
ma non importa,
il sangue
ha un sapore
addomesticabile.
Son costretto, dico,
perché in fondo
mi costringo io
a non spegnermi,
perché di quel calore
ho bisogno.
Ma ti assicuro che il legno
si digerisce con difficoltà
e la digestione lunga
mi fa dormire di più,
e più dormo
più sogno.
E nei miei sogni
vieni sempre tu.
Non potremmo fare il contrario?
Lasciami sognare
elefanti, unicorni,
antichi giapponesi,
zucchero filato
senza zucchero
(sono vittima anch’io
delle ossessioni contemporanee).
E vieni a trovarmi nella vita,
fermati a dormire in me;
ho un’ala del mio corpo
che ho svuotato di recente
per il solo piacere
d’ospitarti.
5 commenti
Aria Mich
È bellissima❤
sognosondesta
Incantevole!
timeritilapoesia
intensa
etiliyle
veramente bella
Nicole
E vieni a trovarmi nella vita… bellissima!