Sotto fasi lunari, Giorgio Casali – Estratto
Eccovi un brevissimo “antipasto” della silloge intitolata Sotto fasi lunari del giovane Giorgio Casali. La sua poetica, che ci aveva già colpito nella raccolta Diaretto Cattolico (e che abbiamo recensito qui ) non smette di confermarsi originale, palpabile, struggente, piena di nervature.
Amnesiac
Scalerei per la tua notte le distanze
per averti qualche ora come amante
e gustare le tue note più materne –
tra le cinque o sei facce che hai mostrato
c’è dell’uno e molto più dell’altro.
Notte di San Giovanni
Carne ti stampi durissima nei palmi
pieni d’appigli questi templi sconosciuti
noi incidenti autostradali senza morti
dolce sofferenza come due amanti
questo seno che si drizza sulla luna
quando t’alzi per cercare la finestra.
Luna che cala
Poi ti zittisci, luna, ed è quasi un dolore
vederti là sopra il campanile in piazza
appena meno che piena stasera
quasi autunnale cominci a sfoltire.
Però chi ti ha vista nel pieno come ieri
non si schiva confronti come loro
(ieri dormivano
quando tu non sfiorivi).
I nostri nonni abitavano in campagna
Noi non sappiamo più niente
delle fasi lunari e del vino.
Continuate a scoprirlo con un click.
Per scoprire la sua ultima collaborazione, invece, potete raggiungere il link https://giorgiocasali.blogspot.it/2017/11/come-sei-bella-viaggio-poetico-in.html.