Poesia Festival ’17. Intervista ad Andrea Candeli
Torna anche quest’anno Poesia Festival, evento tra i più importanti in Italia e molto atteso per il programma ogni anno molto ampio e per la presenza di grandi ospiti nazionali ed internazionali.
Dal 18 al 24 settembre la poesia sarà protagonista nei borghi antichi di nove comuni modenesi (Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca e Castelfranco Emilia).
Questa tredicesima edizione si presenta molto ricca di incontri di alto livello e attesta quanto la poesia sia ancora arte preziosa, unica e quanto il territorio modenese si presti ad essere così ospitale e pieno di eccellenze.
Tantissimi, quindi, gli ospiti dai grandi autori e poeti come l’attesissimo Willem Van Toorn, poi Patrizia Valduga, Vivian Lamarque, Gianni D’Elia, Roberto Mussapi, Francesco Scarabicchi, Silvia Bre, Rosita Copioli, Nino De Vita, Franco Arminio, agli artisti come Francesco Guccini, Morgan, Andrea Griminelli, Elisabetta Pozzi, Willie Peyote fino ai grandi intellettuali come Massimo Cacciari che daranno voce al nostro tempo e testimonieranno di quella forza aggregativa che solo la poesia ha.
Dopo l’anteprima di giorno 18 e 19 con gli eventi dedicati a Enzo Ferrari e alla lettura, si parte mercoledì 20 settembre alle ore 21 al Teatro Fabbri di Vignola, con una grande inaugurazione con la poetessa Patrizia Valduga che leggerà i suoi versi; a seguire la lezione magistrale del filosofo Massimo Cacciari che rifletterà sul rapporto tra la poesia e le altre arti; chiuderà la serata il concerto di uno dei flautisti più celebrati del mondo, Andrea Griminelli, accompagnato dal chitarrista e direttore di produzione del festival Andrea Candeli.
Da non perdere un momento di confronto sulla poesia dialettale a Levizzano Rangone sabato 23, con il siciliano Nino De Vita, il trevigiano Fabio Franzin e il brianzolo Dome Bulfaro. Quest’ultimo sarà anche il maestro di cerimonia del “Castelli Poetry Slam” che avrà per protagonisti Nicolas Cunial, Eugenia Galli, Sergio Garau, Francesca Gironi, Simone Sovogin e Julian Zhara.
Appuntamento gradito quello tutto al femminile con le poetesse Silvia Bre, Nina Nasilli e Luigia Sorrentino, sabato 23 a Levizzano. Mentre a Castelnuovo Rangone sarà ospite Vivian Lamarque, poetessa i cui versi riescono sempre a farci emozionare e sognare.
Spazio anche alla musica con il grande cantautore Francesco Guccini, venerdì 22.
Sabato 23 altro concerto con Willie Peyote a Castelnuovo Rangone e Morgan a Vignola. La musica sarà di nuovo protagonista domenica 24 con un bellissimo evento dal titolo “John Lennon. La musica, l’arte, la poesia”.
Per l’occasione abbiamo fatto alcune domande ad Andrea Candeli, direttore di produzione di Poesia Festival.
Anzitutto la ringraziamo per la sua disponibilità. “Poesia Festival” giunge quest’anno alla tredicesima edizione. Andando a ritroso, com’è nata l’idea?
Allora esistevano tanti festival in Italia legati alla letteratura, ma mancava un festival importante sulla poesia, c’erano soltanto delle piccole manifestazioni. L’idea di creare “Poesia Festival” è venuta appunto tredici anni fa a Roberto Alperoli, allora assessore del comune di Castelnuovo Rangone, che voleva coinvolgere un po’ di comuni del modenese in un circuito poetico che potesse rendere merito a tutto il mondo poetico classico e contemporaneo.
Cosa è cambiato in queste edizioni?
Io premetto che seguo il festival dagli ultimi tre anni. Posso dire che negli ultimi anni ci sono state meno risorse, il crollo del 2008 non ha risparmiato le amministrazioni comunali di questi piccoli centri. Ma, nonostante tutto, siamo riusciti a manterere un certo numero di appuntamenti e soprattutto la loro validità.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di fare un lavoro sui giovani, abbiamo cercato di coinvolgerli il più possibile. Ultimamente stiamo assistendo alla comparsa di autori che scrivono molto e pubblicano i loro testi su internet. Noi vogliamo incentivare tutto questo fermento. proprio per questo, quest’anno, ci sarà un Poetry Slam con la partecipazione di giovani poeti. Cerchiamo di convolgerli anche attraverso due spettacoli di musica rap, che può essere considerata una sorta di forma poetica contemporanea, con le dovute differenze. Avremo uno spettacolo con Willie Peyote e poi ci sarà Murubuntu che si confronterà con Francesco Guccini. Attraverso quindi tutte queste azioni cerchiamo di suscitare interesse nei giovani e i giovanissimi. Ad esempio ci saranno una decina di spettacoli a sfondo poetico nelle scuole, che non sono inseriti nel programma ufficiale, ma che coinvolgeranno ogni singolo alunno del circondario.
La vostra è una visione molto ampia della poesia, cosa vi sentite di dire a chi la intende destinata soltanto ai versi?
La poesia è l’espressione dell’anima, presente da sempre in noi, è un sentimento quasi primordiale ed ha veramente tante sfaccettature. La poesia classica è il fondamento da cui trarre ispirazione, ma non c’è solo quella. Quello che vogliamo fare è appunto dire che non c’è solo la poesia classica, ma anche quella contemporanea fatta anche di giovani talenti che può contribuire ad essere di ispirazione a quanti andranno successivamente a scrivere poesie.
Tra gli altri ospiti anche una parte della poesia femminile italiana con Patrizia Valduga, Vivian Lamarque, Luigia Sorrentino e altre. Le donne nella poesia che ruolo hanno?
Il mondo della poesia è un mondo di sensibilità, di attenzioni, di introspezione. Chi più di una donna può avere queste caratteristiche?
Le donne hanno assolutamente un ruolo fondamentale.
L’anno scorso abbiamo avuto tra gli ospiti anche Mariangela Gualtieri, la quale ha aperto il Festival. Non a caso anche quest’anno l’inaugurazione sarà affidata ad una donna: Patrizia Valduga.
La Gualtieri e la Valduga sono due tra le più importanti poetesse di Italia. Posso dire quindi che la poesia femminile ha una marcia in più e un valore unico.
Il 23 settembre, invece, avranno ampio spazio ai poeti dialettali. Quanto è importante la poesia dialettale oggi?
È molto importante. Del comitato scientifico di “Poesia Festival” fa parte Emilio Rentocchini, un maestro della poesia dialettale.
Questo tipo di poesia è in fermento, è una poesia di cultura, di territorio che ha un suo mondo che potrebbe sembrare quasi rurale o marginale, di serie B, ma è in realtà un mondo di grande valore, di tradizione e di mantenimento. Da qui la volontà di inserire nel programma questo bisogno di mantenere delle tradizioni, di mantenere delle radici importantissime al giorno d’oggi.
Cosa consigliereste ai giovani poeti? Qual è, secondo voi, una possibile chiave per il successo?
Questa è una bella domanda. Io dico sempre ai miei allievi che la chiave per il successo è sicuramente ascoltarsi, guardarsi dentro esprimere quello che si è, le proprie emozioni, le proprie sensazioni. E più una persona cerca dentro di sé, si interroga, si ascolta e più riuscirà a dare. Come in tutte le arti, d’altronde. C’è bisogno di lavorare e imprimere la propria impronta all’interno dei versi poetici, affinché questi siano veri e reali.
Il programma completo QUI
Da segnalare altri eventi collaterali a Poesia Festival in cui sarà protagonista la poesia. Qui il programma.
Come raggiungere i comuni di Poesia Festival:
In auto:
Dall’autostrada A1: Tutte le zone del festival sono facilmente raggiungibili dall’uscita Modena Sud in direzione Spilamberto, Vignola (km 12).
Da qui seguire le altre destinazioni.
In treno:
Dalla stazione ferroviaria di Modena, raggiungere la stazione degli autobus e proseguire per la destinazioni finali.
In aereo:
L’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna dista 35 Km. È possibile usufruire del servizio espresso Aerobus-BLQ che collega l’aeroporto alla stazione degli autobus di Modena.