Domenica Quasimodiana, Modica
Quasi in contemporanea con l’evento Festa delle Erbe di San Giovanni in Emilia, anche la Sicilia lascerà un’impronta a questa giornata estiva.
A Modica, infatti, nella Casa natale del premio nobel Salvatore Quasimodo alle h. 18 verranno presentati i versi del poeta, visita del luogo e degustazione di cioccolato modicano offerto dalla cioccolateria Bonajuto. Il tutto ad un prezzo veramente irrisorio, solo 2 €.
Poesie, quelle di Quasimodo, che vi consigliamo di approfondire per la loro ermetica profondità, talvolta accecata da un’angoscia nostalgica e da una ricerca di verità interiore che un po’ tutti nella vita riconosciamo come nostra. Lui, che ha amato così tanto la sua terra e che, lasciandola, ha lasciato spazio ad una Sicilia come si fa per una terra promessa, idealizzandola, tra la nebbia della memoria.
Una terra che diventerà per lui un rifugio sicuro lontano dal decadimento dell’uomo e dalla routine. Ed è quello che accade un po’ a tutti, cambia l’oggetto o il soggetto, ma siamo tutti esuli. Questo rende i versi di Quasimodo irrimediabilmente immortali.
Condividiamo con voi due delle sue poesie tratte da Oboe Sommerso. La prima dedicata alla Sicilia, la seconda ad una fanciullezza e purezza ormai svanita e introvabile, in una preghiera sospesa.
Isola
Di te amore m’attrista,
mia terra, se oscuri profumi
perde la sera d’aranci,
o d’oleandri, sereno,
cammina con rose il torrente
che quasi n’è tocca la foce.
Ma se torno a tue rive
e dolce voce al canto
chiama da strada timorosa
non so se infanzia o amore,
ansia d’altri cieli mi volge,
e mi nascondo nelle perdute cose.
Dammi il mio giorno
Dammi il mio giorno;
ch’io mi cerchi ancora
un volto d’anni sopito
che un cavo d’acque
riporti in trasparenza,
e ch’io pianga amore di me stesso.
Ti cammino sul cuore,
ed è un trovarsi d’astri
in arcipelaghi insonni,
notte, fraterni a me
fossile emerso da uno stanco flutto;
un incurvarsi d’orbite segrete
dove siamo fitti
coi macigni e l’erbe.