Giovani Poeti
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Giovani poeti: Io, te e il mare.

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Per la categoria Giovani Poeti, oggi L’Altrove è felice di presentarvi una poetessa dalla straordinaria sensibilità. Lei ha diciannove anni e scrive con lo pseudonimo di Io, te e il mare.
Le sue poesie sono una tira l’altra, belle, hanno un stile unico, sono un flusso di emozioni, di sensazioni che ci trascinano in un mondo nuovo. Nessuno stratagemma particolare, la poesia ci riesce.
Per l’occasione, abbiamo avuto il piacere di farle qualche domanda.

Grazie per la tua partecipazione, Io, te e il mare, volevo chiederti, quando hai iniziato a scrivere?

Credo che non ci sia un momento esatto in cui ho iniziato a scrivere. Forse non ho mai iniziato, nel senso che scrivo da sempre. Però potrei azzardare dicendo che ho iniziato da bambina, insieme a mio nonno che fondamentalmente mi ha insegnato a farlo. Tutti i pomeriggi stavamo insieme, e tutti i pomeriggi mi faceva scrivere qualcosa. Pensava davvero che fossi portata, nella misura in cui può esserlo una bambina di dieci anni. Non mi interessava essere brava e nemmeno a lui interessava che lo fossi, era questo il bello. La scrittura mi ha accompagnato sempre, forse scrivere è il mio posto e se pure qualche volta sono uscita dalla porta poi sono sempre rientrata dalla finestra. Per anni non ho scritto assolutamente niente, e da poco ho ricominciato a scrivere tutti i giorni perché mi fa bene. 
La poesia è arrivata dopo, ma questa è un’altra storia.

Perché hai scelto come genere di espressione proprio la poesia? 

Ho scelto la poesia perché sono una di quelle persone che si innamora di tutto, che sembra pure abbastanza banale ma è più vicino al vero di quanto possa sembrare. La poesia è il mio modo di innamorarmi di nascosto. Non ho mai cercato di scrivere, è venuto tutto da sé. E poesia per me è questo. Ho scelto la poesia perché penso che ogni amore meriti di essere vissuto, anzi no, scritto. E poi la poesia è dappertutto, tanto vale scriverla e farla leggera anche a chi non riesce a vederla. No?

Quanto la poesia è o può essere importante per una ragazza giovane come te? 

Molto, sicuramente molto. Ma non credo sia una questione di età. Chi non ama la poesia non ama la vita e chi non ama la vita è già morto. È importante perché a me personalmente serve soprattutto ad estraniarmi, è il mio rifugio quando non mi piace il mondo. E come le canzoni o lo sport o il divertimento in generale, può servire ai giovani come me ad allontanarsi da ciò che non si sopporta almeno per un po’.

Ti ispiri o ti sei mai ispirata a qualcuno?

Direi di no. Ci sono tanti scrittori che ammiro moltissimo e cerco di prendere da loro tutto quello che posso leggendoli. Ma non sono ispirazioni. Cerco di mantenere il mio stile unico e almeno un po’ riconoscibile. 

Una domanda che faccio sempre ai poeti che intervisto, secondo te la poesia ha perso quel ruolo predominante nella letteratura e nella cultura italiana e non, o stiamo assistendo ad una rivalutazione di essa? 

Io credo che prima o poi la poesia otterrà di nuovo quel ruolo che le spetta. Ci vorrà un po’, forse, ma ancora adesso è poesia tutto per cui io credo che la poesia non sia mai tramontata. È un’idea un po’ ingenua ma è la mia.

C’è una tua poesia che preferisci particolarmente?

Si, questa:

Talvolta,
il cielo mi parla,
e ti ritrovo nei ricordi 
perduti e sbiaditi.
Ti sento tra le foglie
avvolte dal vento,
desidero toccarti,
ma non posso. 
Desidero urlarti 
di tornare tra i miei giorni,
ma i miei desideri 
non contano più,
semmai abbiano mai contato
qualcosa. 
Per te, 
contavano.
solo per te, 
loro contavano. 
Davvero.

È una delle mie preferite perché è una delle prime che ho scritto e perché ha un valore affettivo. Quale poesia non ce l’ha? Però questa di più. 
È la prima poesia che ho scritto per una persona che se ne è andata molto tempo fa ed è una fotografia vera e propria di come sono io senza di lei. 
Quando se ne va qualcuno per cui davvero sapevi di contare resta che l’unica cosa che conta veramente è il suo ricordo. E io ci ho scritto un sacco di poesie. Tra le altre, questa.

Ecco un’altra poesia che vogliamo farvi leggere, qui versi e immagini sono intessuti con originalità e riescono a far emozionare il lettore.

Chiudi gli occhi

Ma cosa mi guardi a fare,
vuoi andare via da qui?
Vuoi che ce ne andiamo
lontano da tutta la gente
a parlare del più e del meno
col tuo estathè
e un pacchetto di Marlboro?
O vuoi che stiamo qui
a sentire il mondo passare
che tanto a noi
cosa ce ne frega degli altri?
Ma cosa mi guardi a fare?
Stasera ti vorrei baciare
fino a che non scopriamo
che stiamo respirando in simbiosi
che cadiamo sui sentimenti
come tuffatori
sincronizzati
e stasera ti vorrei scoprire
come non ti ho scoperto mai,
ma se vuoi c’è un posto
sul mio petto
dove puoi essere te stesso
senza troppe spiegazioni
e se t’appoggi per un po’
e prendi sonno
non ti preoccupare
che l’indomani ti risvegli
senza troppe paranoie.
Ma cosa mi guardi a fare?
Se vuoi ti bacio gli occhi
così non vedi più
tutta questa ipocrisia
e te ne vai dove vuoi,
dove vuoi andare?
In America?
Vuoi andare in America?
Ma sì
se vuoi ti porto
a Città del Messico,
ti bacio gli occhi
e per un istante ti trovi
di fronte al mare,
proviamo?
Ma cosa mi guardi a fare?
Vuoi ballare?
No,
ma che dico
non so ballare
non so ballare per niente
però in alternativa
possiamo cantare fino a che
non ci brucia la gola
e siamo stanchi morti
e andiamo a dormire
dentro a una tenda colorata
colorata di blu
Allora me lo dici?
Che cosa mi guardi a fare
con quegli occhi che dentro
sembra certe volte
che c’hai tutto l’universo
e qualche stella
qua e là.
Che cosa mi guardi a fare?
Ami proprio me
o quello che vedi?
Ami proprio me
o quello che ti mostro?
Ma che cosa mi guardi a fare?
È perché ti sto davanti
o perché
ti fa sentire bene
tipo fuochi d’artificio?
Io intanto ti guardo
e dentro di me
apocalisse
scoppio nucleare
inizio e fine
ti guardo
mi guardi
finisce che prima o poi
ci tocca parlare
oppure niente
graffiamo il silenzio
che sulle unghie poi
ci troviamo l’amore.

Ringraziamo ancora una volta Io, te e il mare e vi ricordiamo che potete seguirla su Instagram:
https://www.instagram.com/ioteeilmare/
e su Facebook:
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L’Altrove è sempre alla ricerca di giovani poeti, scriveteci su  laltrovepoet@outlook.it

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